Hindley: «Domani la crono della mia vita, amo l’Italia e la sua gente»

Hindley in maglia rosa al Giro d'Italia
Hindley festeggia con la sua prima maglia rosa (foto: LaPresse)
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3.482,2 km, verso l’infinito e oltre. Non è bastata tutta la pioggia, il freddo, il vento preso fin qui. Jai Hindley in maglia rosa ha davanti gli ultimi 15.700 metri per guadagnarsi un posto nella storia del ciclismo. Storia sì: perché per la prima volta in oltre un secolo di corse a tappe un Grande Giro si deciderà all’ultimo atto con i due principali contendenti in perfetta parità in classifica generale. E oggi, il 24enne della Sunweb raccoglie con merito il coraggio dimostrato nelle tappe più preziose del Giro d’Italia. Le ore passate in sella alla bici e alle porte il sogno di una carriera ancora da vivere e costruire.

Hindley, a un passo dalla storia. Il Giro in 15,7 km

Alla fine, signori e signore, la storia si fa appunto così. Un capitolo dopo l’altro. Domani sarà tutto in un giorno, anzi meno di un giorno. Solo una tappa. A cronometro da Cernusco sul Naviglio a Milano. Ci sarà da dare oltre il limite delle forze rimaste, rischiare e raschiare ogni energia. Tirare fuori il coniglio dal cilindro. Hindley è emozionatissimo in mixed-zone al Sestriere: «È incredibile, non ho parole davvero. Devo dire che fin da piccolo avrei voluto indossare questa maglia rosa. È un enorme onore, non ci credo ancora. Arriveremo all’ultima tappa con lo stesso tempo dopo tre settimane da montagne russe. La giornata di oggi me la sono guadagnata e vedremo tra me e Tao chi sarà il migliore domani. Nella crono finale farò del mio meglio».

“Ciao”, saluta in italiano Jai e sorride sotto la mascherina: «Avere la maglia rosa è un grandissimo onore, amo l’Italia e andarci in bici. Amo la sua gente e la sua cultura. Ho la mia famiglia (ciclistica con Umbertone, ndr) in Abruzzo e voglio dirgli ciao. L’Italia mi ha adottato e indossare la maglia in questo Paese per me significa moltissimo. Ho corso in Italia e vivere queste emozioni è qualcosa di impagabile. L’Abruzzo è una famiglia per me. Proverò a tenere la maglia e domani sarà la cronometro della mia vita».