«Ecco perché Hindley perderà il Giro. Nibali nel 2021 punti solo alle classiche. Ma i nostri giovani dove sono?»

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Ecco il giudizio di Beppe Conti sulla ventesima tappa del Giro d’Italia, raccolto dal nostro Davide Bernardini.

Beppe, chi vincerà il Giro d’Italia 2020?

«Credo Geoghegan Hart, a cronometro è più forte di Hindley. Oggi abbiamo capito che l’altro giorno l’australiano ha fatto bene a non aspettare Kelderman, in salita è stato più forte. L’altro giorno Hindley doveva attaccare? Può darsi, ma in salita il britannico è stato il più forte di tutti, secondo me Hindley non l’avrebbe staccato».

Come esce Nibali da questo Giro?

«Malconcio, ma infierire non ha senso. Al siciliano dico questo: lasci perdere definitivamente i grandi giri e nel 2021 punti alle classiche, può ancora lasciare il segno. Al massimo, correre il Giro o il Tour per preparare la prova olimpica, sempre se si farà».

È stato il Giro dei giovani, alla fine. I nostri dove sono, però?

«È come se si fosse persa una generazione di scalatori. Ciccone quest’anno ha avuto molti problemi, Aru poteva essere il raccordo tra due generazioni ma si è perso sul più bello. Dobbiamo riflettere su questo: fatta eccezione per Masnada, non c’è stato un altro scalatore italiano sotto i 30 anni in grado di affrontare alla pari i migliori di questo Giro».