Tour de France, Evenepoel: «Errore di giudizio di tutta la squadra»

Comincia subito in salita il Tour de France di Remco Evenepoel (foto da Instagram @remco.ev)
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Il Tour de France 2025 è appena iniziato, ma Remco Evenepoel ha già perso tantissimo. Nella tappa di apertura, le cose sono andate male per il leader della Soudal-Quick-Step, che deve già recuperare 39 secondi preziosi da Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard. “Eravamo più o meno tutti insieme. In realtà non avevo la sensazione che il ritmo fosse eccessivamente elevato”, ha spiegato Evenepoel a Sporza. “Ma all’improvviso si è scatenato. Fino a quel momento avevamo tutto sotto controllo, ma ci siamo lasciati cullare dalla relativa calma del gruppo. È stato un errore di tutta la squadra, un errore di giudizio collettivo”.

Per Evenepoel, che punta alla classifica generale, questa non è certo una partenza da sogno. Allo stesso tempo, il campione belga si rende conto che non c’è bisogno di farsi prendere dal panico. “Non è l’ideale perdere subito tempo su corridori come Pogacar e Vingegaard”, ha ammesso. “Ma dobbiamo accettare la situazione e concentrarci su domani”.

La delusione per la Soudal-Quick-Step non si è limitata al leader della classifica generale. Anche lo sprinter Tim Merlier si è trovato isolato nel finale e ha visto le sue possibilità di sprint sfumare. Evenepoel si è concentrato principalmente sulla propria delusione. “Mancano ancora venti tappe”, ridimensiona la situazione. “Abbiamo perso qualche secondo stupido oggi. L’anno scorso ero indietro di 40 secondi dopo quattro giorni, ora è già il primo giorno. Ma ehi, è così. Dobbiamo accettarlo e andare avanti.”

Ora, Remco Evenepoel punta alla cronometro di mercoledì a Caen, dove spera di consolidare il suo status di campione olimpico e mondiale nelle prove contro il tempo. “Mercoledì avrò la mia prima opportunità di recuperare tempo nella cronometro, che è pianeggiante e lunga. Certo, preferirei iniziare un Tour de France senza perdere tempo, ma queste cose succedono”, ha concluso.

Il campione belga era molto nervoso, tanto da rifiutare un autografo a un tifoso.