Giro d’Italia, i corridori chiedono la rimozione dell’Umbrailpass

Dalla webcam la situazione sullo Stelvio alle 8.45 di oggi. L'Umbrailpass è poco più sotto
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Non c’è pace per la tappa numero 16: doveva essere quella dello Stelvio, poi una settimana fa la Cima Coppi è passata all’Umbrailpass, a quota 2.503 metri, a causa dell’elevato rischio valanghe. Dopo la riunione di ieri, a cui hanno partecipato, oltre al direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni, il rappresentante dell’Associazione corridori Cristian Salvato, i gruppi sportivi e naturalmente la giuria, è stato deciso, in caso di meteo avverso (come prevede il protocollo Uci), di neutralizzare la tappa e riprenderla in Alto Adige da dove le condizioni meteo lo consentiranno.

Ma a preoccupare i corridori è ancora la lunga discesa che dovranno affrontare dal Giogo di Santa Maria o Umbrailpass, 3 km sotto il passo dello Stelvio, dopo 50 km di corsa.

Attualmente nevica abbondantemente in cima al passo dello Stelvio, e dunque è molto improbabile che oggi i corridori saliranno, probabilmente andranno in pullman fino alla Val Müstair. In modo ufficiale, a quanto pare con decisione unitaria, tramite il proprio sindacato, i corridori hanno chiesto la rimozione dell’Umbrailpass dalla tappa di oggi. La soluzione del “pit stop” prima della discesa è giudicata inaccettabile.

Adam Hansen ha detto che ai corridori prima del voto è stato ribadito più volte che se votano, devono mantenere il loro voto. Ma il presidente del sindacato corridori si chiede se ci saranno pressioni esterne. I corridori hanno detto che rimarranno uniti, anche se le squadre o gli organizzatori spingessero per il contrario, qualunque cosa accada perché è chiara la situazione e adesso è peggiorata. La loro salute e sicurezza hanno la massima priorità.