Tour of the Alps, Carr: «Questa mattina sul bus abbiamo deciso come muoverci. Un attacco da lontano mi si addice»

Simon Carr alla conferenza stampa dopo aver vinto la tappa regina del Tour of the Alps 2024
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Quello di quest’anno è il Tour of the Alps in cui vince chi ci crede. È successo con Alessandro De Marchi, con Juan Pedro Lopez e oggi con Simon Carr. Ha corso ben 45 chilometri da solo, battendo il suo stesso record che aveva fatto segnare sempre in questa corsa nel 2023 di 26,5 chilometri.

«Quella di oggi era una tappa che mi si adattava, alla fine le mie caratteristiche sono un po’ quelle del corridore che parte da lontano. Questo modo di correre è la mia specialità e diverse tappe del Tour of the Alps mi calzano bene per questo. Mi sono sentito bene sulle salite e ho preso vantaggio per il finale».

Però Simon Carr era venuto al Tour of the Alps con altre intenzioni, quelle di fare classifica generale. Spiega dopo la corsa che i primi giorni le sue sensazioni non sono state il massimo, forse a causa dell’allergia. «Il mio obiettivo era quello di potermi giocare la classifica generale, tanto che prima di venire qui ho fatto tre settimane anche in vista del Giro. I primi giorni non sono stato al 100% a causa di allergie, oggi mi sono sentito meglio e questa mattina sul bus abbiamo deciso di muoverci in questo modo. In altre circostanze avrei potuto ottenere risultati migliori nella classifica generale, ma è andata così».

A Juanpe Lopez rimane la maglia verde di leader della classifica generale con 38” su Ben O’Connor e con 48” su Antonio Tiberi. «Ho preso la maglia ieri e l’ho mantenuta oggi. Sono state due giornate dure e diverse. Ieri era resa difficile dal meteo, oggi metteva in difficoltà l’uomo di classifica. Abbiamo dovuto lavorare bene sin dal primo chilometro».

Il rischio di perdere la maglia oggi era più che consistente, ma Lopez dichiara che non ha mai avuto paura. «Oggi avevo una buona gamba e mai ho pensato di mollare o di perdere la leadership della classifica generale. Quando sono arrivato all’ultimo chilometro ho pensato: “Dai, domani è un altro giorno”. Sono contento di come ha lavorato la squadra oggi. Qualcuno potrà dire che magari non sono forti, ma per me avere Cataldo o Felline che mi fanno stare sereno sono il massimo che si può chiedere».