Tour of the Alps, Zana: «Debutto alla Liegi. De Marchi? Già ieri sera sapeva come si sarebbe mosso»

Filippo Zana si congratula con Alessandro De Marchi all'arrivo della seconda tappa del Tour of the Alps 2024
Tempo di lettura: 2 minuti

Ha vinto un amico e questo basta a Filippo Zana. Il Tour of the Alps però può dare delle possibilità anche a lui, che deve solo coglierle. Di tappe adatte alle sue caratteristiche infatti ce ne sono, soprattutto nella parte finale della corsa. Alla seconda frazione ci ha raccontato come è andata realmente la prima ieri, il lavoro di squadra oggi e ci ha svelato i suoi piani pre-Giro.

«Sono appena arrivato dall’altura e un po’ l’ho sentita: la mia forma non era splendida, però ieri ero lì. L’importante è aver avuto Harper davanti e penso che in questo come squadra siamo stati bravi. Io sono qui per fare un rodaggio in vista del Giro d’Italia quindi spero solo che la mia forma cresca giorno dopo giorno».

Ieri Harper secondo, oggi primo De Marchi. La Jayco AlUla fa sul serio.

«Siamo arrivati qui con una bella squadra e quindi cerchiamo di fare bene. Oggi sono particolarmente contento perché De Marchi ha tentato un’impresa e questa vittoria la merita tutta. Ieri sera in hotel mi ha detto “Domani vado in fuga” e io sapevo che sarebbe arrivata questa vittoria».

Mancano tre tappe, la ciliegina sulla torta la metti tu?

«Adesso vediamo. Oggi mi sono sentito meglio di ieri quindi significa che mi sto riprendendo dall’altura che si è fatta sentire. Cercherò le sensazioni positive giorno per giorno».

Squadra che vince non si cambia. Al Giro terrete buona parte di questa formazione con cui vi siete presentati al Tour of the Alps?

«Si è visto oggi che De Marchi ha una buona gamba e siamo felicissimi del lavoro che tutti insieme abbiamo fatto finora. Adesso cerchiamo di raccogliere i frutti».

Al Giro con che ambizioni vai?

«Quello dell’anno scorso è stato un ottimo Giro e spero che lo sia nuovamente. Molti si aspettano tanto da me dopo quello che ho fatto vedere l’anno scorso e replicarmi è l’obiettivo principale. Per il resto vedremo, perché per la classifica generale dobbiamo ancora decidere se ci sarà Dunbar, Plapp o De Marchi. Sarà comunque un Giro in cui bisognerà essere subito pronti».

Dopo il Tour of the Alps come passerai i giorni prima del Giro?

«Parteciperò alla Liegi-Bastogne-Liegi poi starò una settimana a casa. Sarà un debutto per me e sicuramente sarà una bellissima esperienza. Spero che dopo queste tappe al Tour of the Alps raggiungerò la forma ideale per supportare la squadra».

Una Liegi a cui già da diverse settimane sono stati affibbiati due nomi, quello di Pogacar e quello di Van der Poel. Che effetto fa a te partecipare ad una corsa dove sembra che non ci siano possibilità per altri?

«È chiaro che sono due fenomeni del ciclismo, due fari a cui tutti guardano. Ma ecco, l’Amstel ci ha provato che può succedere sempre di tutto in questo sport. Partono con tutti i pronostici ma per me sono anche un obiettivo: se vinco contro di loro è come se valesse di più».