È un Giro d’Italia sempre più duro: modificata anche la tappa degli sterrati

Giro
Il nuovo percorso della 6ª tappa del Giro d’Italia.
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Un’ulteriore modifica del percorso rende ancora più complicato, da un punto di vista altimetrico, il prossimo Giro d’Italia. Dopo l’inserimento del Mortirolo al posto della Forcola di Livigno nella 15ª tappa, e l’introduzione dello strappo di San Vito nella frazione inaugurale, a essere modificata è stavolta la 6ª tappa, in programma giovedì 9 maggio, con partenza a Torre del Lago Puccini e arrivo a Rapolano Terme.

Di seguito la vecchia e la nuova versione del tracciato, allungato complessivamente di tre chilometri:

Confrontando tra loro la vecchia e la nuova altimetria della 6ª tappa del Giro, si nota innanzitutto che il primo GPM di giornata è stato anticipato di circa 10 km, e sarà a Volterra invece che a La Bertesca. Il percorso sarà poi piuttosto ondulato (più che nella prima versione) fino ad arrivare ai tre tratti di sterrato che caratterizzano il finale (rimasti immutati): Vidritta, Bagnaia e Pievina. Ulteriore novità, negli ultimi chilometri, è invece lo strappo che porta a Serre di Rapolano, assente nella prima versione: si tratta di una nuova difficoltà altimetrica che terminerà a 4,2 km dal traguardo, e potrebbe risultare decisiva nella lotta per il successo di giornata.