Lidl-Trek, ecco come è diventata una grande squadra

Corridori della Lidl-Trek in allenamento
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Finora, le Classiche di primavera sono state appannaggio di due squadre, l’Alpecin-Deceuninck e la Visma-Lease a Bike: la prima grazie alle vittorie di Jasper Philipsen alla Milano-Sanremo e alla Classic Brugge-De Panne e al trionfo di Mathieu van der Poel alla E3 Saxo Classic; la seconda grazie alla Omloop Het Nieuwsblad conquistata da Jan Tratnik e alla Kuurne-Brussels-Kuurne impugnata da Wout van Aert. Tuttavia, la Gand-Wevelgem ha rivelato le potenzialità di un’altra squadra che, potenzialmente, avrebbe tutte le carte in regola per fare molto bene, alle Classiche e non solo: la Lidl-Trek.

Il successo di Mads Pedersen è stato infatti un successo di squadra. Quando van der Poel ha attaccato sul Kemmelberg, solo sei corridori sono riusciti a seguirlo e la metà di questi (Pedersen, Jasper Stuyven e Jonathan Milan) indossava la maglia blu-giallo-rossa della Lidl-Trek. L’attacco di Milan ha costretto van der Poel a inseguire e a consumare ulteriori energie, una strategia che si è poi rivelata vincente. Se una foratura non avesse costretto Stuyven a uscire dai giochi, il team avrebbe avuto un altro, grandissimo asso nella manica da sfoderare. Con corridori in questa condizione e con l’intelligenza tattica dimostrata, le ambizioni della squadra statunitense sulle prossime corse — Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix su tutte — sono perfettamente credibili e lecite. Ma come ha fatto a “diventare grande” così rapidamente?

Budget, mercato, test e nuovo staff

Si tratta anzitutto di una questione economica. Lo scorso giugno, il colosso europeo dei supermercati ha investito una somma significativa nella squadra, portando il budget annuale a circa 40 milioni di euro e collocando la società tra le più ricche di questo sport. Nei nove mesi successivi all’ingresso del marchio Lidl, sono poi andati a segno alcuni colpi di mercato non indifferenti, come Tao Geoghegan Hart e lo stesso Jonathan Milan. Inoltre, «c’è stato anche un investimento in più allenatori, analisti di dati e nutrizionisti, con il desiderio di provare a migliorare sotto ogni aspetto perché i marginal gains sono molto importanti al giorno d’oggi» spiega Bauke Mollema, veterano della Trek.

Specialisti nell’analisi dei dati, test in galleria del vento e su pista, due nuovi nutrizionisti e un nuovo “development team” maschile composto da 14 giovani corridori. «Gli obiettivi sono più grandi e ciò che la squadra ha fatto davvero bene è coinvolgere tutti molto rapidamente» afferma l’addetta stampa del team, Amy Cameron.

A tutto questo si aggiunge una formazione femminile da capogiro, con nomi del calibro di Elisa Longo Borghini, Elisa Balsamo ed Ellen van Dijk. Per il momento il focus sono le classiche, ma l’obiettivo a lungo termine in casa Lidl-Trek è chiaro: «Lottare con le squadre più forti del mondo» dice Mollema. «Visma e UAE sono avanti in questo momento, ma il nostro obiettivo è quello di diventare la squadra numero uno nei prossimi anni».