Olimpiadi, Bennati: «Gara lunga e difficile da interpretare»

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Cresce sempre di più l’attesa per i prossimi Giochi Olimpici, in programma a Parigi dal 26 luglio all’11 agosto 2024. Le prove a cinque cerchi sono il principale obiettivo di molti ciclisti quest’anno: per esempio, Filippo Ganna ha concordato con la sua squadra, la Ineos Grenadiers, un programma stagionale congeniale alla sua principale ambizione, ovvero la crono olimpica. Ecco perché è stato fondamentale il sopralluogo dei ct delle Nazionali italiane — Daniele Bennati (professionisti), Paolo Sangalli (donne) e Marco Velo (cronometro) — sui percorsi parigini. Nella giornata di lunedì si sono concentrati sul tracciato delle cronometro; ieri è stata la volta del circuito finale delle gare in linea e oggi la restante parte del percorso.

Sarà infatti la cronometro la prima prova prevista per il ciclismo, il 27 luglio (dalle 14,30 alle 16 la prova femminile, dalle 16,30 alle 18 quella maschile). Le gare contro il tempo si snodano lungo 32,4 chilometri, con partenza e arrivo presso il ponte Alexandre III. Marco Velo non nasconde il suo apprezzamento: «Percorso da veri specialisti con poco dislivello e pochi cambi di ritmo. Quasi tutti i cambi di direzione si faranno in velocità. Mi piace tantissimo; finalmente una crono olimpica per veri cronomen!».

Il 3 agosto toccherà agli uomini, impegnati nella prova in linea. Partenza alle 11 e conclusione prevista attorno alle ore 18, proprio sotto la torre più famosa di Francia. Gara che si snoda per 273 chilometri con un dislivello complessivo di 2800 metri. Daniele Bennati ha svolto la ricognizione di oggi in bicicletta: «Gara molto lunga. Difficile da interpretare, considerando che parteciperà un gruppo ridotto a circa 90 atleti. Il tratto in linea di 225 km attorno a Parigi non è particolarmente complicato, se non qualche côte. Una volta tornati a Parigi affronteremo il circuito finale senza mai passare sotto il traguardo. Lo strappo in pavé verso Montmartre (900 metri al 9% max e circa 7% medio) potrebbe rivelarsi decisivo, anche se all’interno del circuito ci saranno altre due piccole asperità anch’esse in grado di stuzzicare la fantasia degli attaccanti. L’arrivo sarà pianeggiante e sotto l’ombra della Tour Eiffel».

Il giorno successivo, il 4 agosto, è in calendario la prova femminile, partenza alle ore 14 e arrivo previsto attorno alle 18,30, sempre all’ombra della Torre Eiffel. Anche in questo caso 90 le atlete al via, il chilometraggio complessivo sarà di 158 chilometri con un dislivello dichiarato dagli organizzatori di 1.700 metri. Paolo Sangalli: «Gara di 158 km più 5 km di tratto neutralizzato. Come ogni gara Olimpica la caratteristica sarà il numero di atlete ridotto e quindi con il controllo della corsa difficoltoso. Dopo la partenza dal Trocadero si uscirà da Parigi verso la campagna francese dove affronteremo 6 côte e, dopo 117 km, inizieremo il primo passaggio (dei tre previsti) dello strappo in pavé verso Montmartre, che sarà fondamentale nell’economia della gara. Nel circuito finale di 18,4 km sono presenti altri due rilievi altimetrici ideali per attacchi. L’arrivo è posto a 9,5 km dall’ultimo passaggio da Montmartre dopo aver costeggiato la Senna e con alle spalle la Tour Eiffel».