Kooij si candida per un posto all’Olimpiade: «Non ho problemi a lavorare per van der Poel»

Parigi-Nizza
Olav Kooij vince la quinta tappa della Parigi-Nizza (credit: ©A.S.O. / Billy Ceusters)
Tempo di lettura: 2 minuti

Nonostante mancano ancora più di quattro mesi alla prova in linea su strada dei Giochi Olimpici 2024, diverse nazionali stanno già facendo i primi ragionamenti su chi portare a Parigi e chi lasciare a casa. Per quanto riguarda la selezione olandese, il ct Koos Moerenhout ha già fatto sapere che, salvo sorprese dell’ultimo minuto, Mathieu van der Poel e Dylan van Baarle sono già sicuri del loro posto. Sul terzo nome, invece, il commissario tecnico neerlandese starebbe ancora riflettendo, in quanto vorrebbe scegliere il corridore più adatto per supportare i primi due.

Dopo il doppio successo di tappa alla Parigi-Nizza, è arrivata una forte candidatura da parte del velocista della Visma | Lease a Bike, Olav Kooij, che in una recentemente intervista a De Telegraaf ha dichiarato: «Quello olimpico è veramente un bel percorso, sembra una classica, e spero di poterlo correre. Con un numero limitato di partecipanti, sarebbe bello anche avere tre uomini che possano andare il più avanti possibile e che abbiano anche una possibilità di vincere. Inoltre, io non avrei problemi a lavorare per Mathieu».

In mattinata è arrivata la risposta di Moerenhout, il quale apre alla possibilità di una chiamata alle Olimpiadi per Kooij: «Il modo in cui ha vinto giovedì è stato davvero impressionante. Il livello alla Parigi-Nizza è altissimo, lì non si può giocare a nascondino. Olav ha dimostrato di avere nervi d’acciaio e saper vincere con un ampio margine. Diventerà il nostro terzo uomo a partecipare ai Giochi Sicuramente è qualificato per esserlo».

Moerenhout mette però in chiaro che, chiunque sarà il terzo, i capitani rimangono Van der Poel e Van Baarle, in quanto sono i più adatti al percorso di Parigi 2024: «Chiunque verrà chiamato a completare il roster sarà essere cosciente di dover lavorare per gli altri due leader. Non ci possiamo permettere tre capitani, ma abbiamo bisogno di qualcuno disposto a sacrificarsi. Ovviamente l’Olimpiade è ancora lontana e può succedere di tutto. Ad esempio degli infortuni. Se mi ritrovassi costretto a non convocare Mathieu per questo motivo, allora cambierebbe tutto. Però in questo momento stiamo lavorando su questo piano a due punte».

Moerenhout, infine, aggiunge di voler vedere Kooij in una gara sopra i 200 km, visto le poche esperienze avuto dal giovane olandese in corse così lunghe: «Le classiche quest’anno saranno un banco di prova importante per Olav, anche qualcosa ha già dimostrato l’anno scorso, arrivando ottavo a Gent-Wevelgem. Già il prossimo fine settimana arriva la Milano-Sanremo e sono molto curioso di vedere come se la caverà, anche se quella è una gara molto diversa da quelle belga».