I segreti del body aero della UAE che ha sconfitto Ganna a crono

Tirreno-Adriatico
Juan Ayuso in azione a cronometro alla Tirreno-Adriatico 2024 (foto: LaPresse)
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Negli ultimi giorni, i nuovi imponenti caschi da cronometro targati “Giro” del Team Visma-Lease a Bike presentati alla frazione inaugurale della Tirreno-Adriatico 2024 (una cronometro di 10 km) hanno richiamato a sé tutti i titoli dei giornali per via del loro aspetto inconsueto, ma molto più determinante per l’esito della tappa è stata un’altra novità, sempre frutto di studi sull’aerodinamica ma molto più discreta. Se la giovane promessa dell’UAE Team Emirates Juan Ayuso è riuscita a strappare la vittoria al re tricolore delle cronometro, Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), il merito è anche del body indossato dal ciclista spagnolo.

Quest’anno infatti i corridori della squadra emiratina hanno utilizzato una nuova tuta di Pissei che, a detta dello stesso sponsor italiano, è la più veloce che abbiano mai realizzato. Pissei ha testato la versione finale dell’indumento nella galleria del vento del Silverstone Sports Engineering Hub, mentre le versioni precedenti erano state messe alla prova nell’ultimo anno e mezzo al velodromo di Valencia con Tadej Pogacar e altri compagni di squadra — insieme all’UAE Team ADQ per la versione femminile — sperimentando diversi modelli e tessuti.

I test in galleria del vento hanno rivelato che è la parte superiore, quella “statica”, a fare la differenza, perché le gambe muovendosi rendono difficile trovare vantaggi in quella zona; quindi Pissei afferma che la parte inferiore è stata progettata pensando principalmente al comfort del ciclista. Per la parte superiore invece, Pissei ha utilizzato la fabbricatura in jersey “Primapelle” senza cuciture sulle spalle, ricavando la sezione della maglia a maniche lunghe da un unico pezzo di tessuto con due sole cuciture sui lati. Per unire le parti è stata utilizzata la saldatura ad ultrasuoni anziché la cucitura, mentre il fondo delle maniche e del pantalone è stato tagliato senza cuciture, polsini o elastici.

Inoltre, il body Pissei ha un base layer aerodinamico pensato appositamente per esso. Dal momento che l’UCI ha vietato i tessuti aerodinamici testurizzati dopo il caso della tuta “Vortex” del Team Sky 2018, i designer sfruttano una scappatoia che non vieta esplicitamente un base layer testurizzato indossato sotto una tuta non testurizzata: «Mentre progredivamo nei nostri test, i numeri dimostravano che i migliori risultati derivavano dall’accoppiamento di uno speciale base layer aerodinamico con una parte superiore realizzata con un tessuto liscio in grado di accentuare l’effetto del base layer. Ecco perché ci siamo concentrati su questa opzione e abbiamo migliorato il body, eliminando ogni cucitura superflua» spiegano gli addetti ai lavori di Pissei.

Il brand ci tiene a sottolineare che non condividerà i numeri effettivi dei test, lasciando che a parlare siano «gli impressionanti podi già conquistati all’inizio di questa stagione 2024, a dimostrazione di come la sinergia tra il nostro personale di ricerca e sviluppo e lo staff e i corridori dell’UAE Team Emirates dia i suoi frutti».