Tirreno-Adriatico, Baldato spinge i suoi: «Ayuso e Del Toro, possiamo farcela»

Fabio Baldato alla Tirreno-Adriatico 2024
Tempo di lettura: 2 minuti

C’è grande fermento attorno al bus dell’UAE Team Emirates, molto più rilassato, invece, quello della Visma-Lease a Bike. Nella formazione c’è apparente tranquillità per la prova di forza dimostrata ieri da Jonas Vingegaard, capace di attaccare a 28 chilometri dal traguardo, vincere la tappa e salire al comando della classifica generale. Fabio Baldato, diesse della squadra emiratina, non si vuole dare per vinto. Crede ancora nelle possibilità di Juan Ayuso e Isaac Del Toro.

Non pensi che Vingegaard ieri abbia chiuso i giochi?

«No, non credo. Certo, il danese è andato fortissimo e ha dato uno schiaffo a tutti i suoi avversari, ma non credo sia imbattibile. Non è il Vingegaard del Tour de France, anche se qui è il più forte, e la giornata storta potrebbe averla anche lui».

Vi aspettavate un attacco ieri così presto?

«Era abbastanza prevedibile. Sapevamo che dai meno 6 ai meno 3 chilometri dallo scollinamento, i corridori avrebbero affrontato la parte più dura della salita. Ecco perché poco prima dell’attacco di Vingegaard, ho chiesto a Del Toro di portare su Ayuso».

Lo spagnolo però non è riuscito a seguire Vingegaard.

«Il suo attacco è stato veramente impressionante. Il ritmo era già altissimo perché Tulett ha fatto una salita a velocità folli, e in pochi potevano mantenerle a quel punto della gara. Ayuso è stato intelligente a non spremersi, altrimenti sarebbe andato fuorigiri. Più di questo era difficile fare».

Del Toro continua ad impressionare, non trovi?

«Isaac è un corridore fantastico. Chi vince il Tour de l’Avenir è sempre un gran prospetto, ma mai ci saremmo potuti immaginare una simile capacità di adattamento al mondo World Tour. Gli viene tutto naturale e anche in questa Tirreno sta dimostrando di essere già pronto. Avrà il suo spazio, se continua così».

In classifica è messo bene. Come potreste muovervi oggi con lui e Ayuso?

«Potremmo provare ad anticipare, quello è l’unico modo per mettere in difficoltà Vingegaard. Sorprenderlo, dunque. Certo è che se il danese dovesse ripetere la prestazione di ieri, allora ci sarebbero molte poche speranze. Io ci credo e gliel’ho detto chiaramente ai ragazzi nella riunione pre-gara. Bisogna provarci, poi tireremo le somme in cima al Petrano».