Van Aert: «Se cambiassi squadra andrei alla Uno-X o alla Tudor. Il peggior rivale? Rui Costa»

Van Aert
Wout Van Aert ha affermato che correrebbe volentieri nella Uno-X o nella Tudor (foto: A.S.O./Lopez)
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Wout Van Aert, fondamentale uomo della Visma|Lease a bike, corre dal 2019 con lo squadrone giallo e nero e ha un contratto che lo vincola fino al 2026. Alla vigilia della Omloop (è arrivato terzo, ndr) è stato intervistato da Het Nieuwsblad sul suo futuro e ai microfoni della rivista belga ha detto qualcosa si davvero interessante.

Sul futuro di Van Aert ci si è spesso interrogati. Cosa succederà dopo il 2026? La Visma gli proporrà un’estensione al contratto? E se questo accadesse, Wout vorrebbe continuare con loro oppure avrebbe voglia di provare qualcosa di nuovo? Chi ha tentato di darsi delle risposte ha fantasticato sulla Bora-hansgrohe, anche perché si è recentemente affiliata con Redbull di cui Van Aert è sponsor. Ma le risposte del belga sono ben diverse.

«Dove andrei se dovessi cambiare squadra? Alla Tudor o alla Uno-X Mobility – dice ai microfoni di Het Nieuwsblad – Potrà sembrare strano (entrambe sono Professional e non WorldTour, ndr), ma sono due squadre con buone strutture e tanti ragazzi giovani. Ma questo potrebbe essere un qualcosa che si verifica solo più avanti nella mia carriera. Magari con un ruolo di mentore, come quello di Matteo Trentin ora alla Tudor. Chiaramente, preferirei una squadra dove ci sono buone possibilità, sia in termini economici che di prospettive sportive. In quelle due squadre le cose da fuori sembrano così. Mi piacerebbe correrci, ma ora mi piace soprattutto correre con la Visma|Lease a Bike e farlo più a lungo possibile».

Un’altra domanda dalla risposta imprevedibile è stata quella sul suo peggiore avversario in una fuga e quello che non vorrebbe mai trovarsi all’attacco. «Quello della Clásica Jaén, come si chiama… Oier Lazkano. Con chi non vorrei invece mai trovarmi all’attacco? Rui Costa. In fuga vuoi avere come compagno uno che vada forte, che tiri e che non faccia troppa tattica. E quindi non puoi volere Rui Costa con te. Non tira mai e nel finale è sempre un avversario molto forte. Forse è per questo che è riuscito a raggiungere un elenco di risultati così impressionante. Lui è forte e non si preoccupa del fatto che il gruppo possa rientrare o meno. Pensa solo: spero che mi portino il più possibile e che io abbia le possibilità di vincere. Se non funziona, pace. È uno che sa giocare d’azzardo molto bene».