Madiot avverte: «Il ciclismo sta diventando sempre più simile al calcio»

Madiot
Marc Madiot, team manager della Groupama-FDJ
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«Il ciclismo sta diventando sempre più simile al calcio e, per quanto a me piaccia il calcio, penso che questo sia un danno per il nostro sport e dobbiamo assolutamente evitarlo», così si è espresso Marc Madiot, general manager della Groupama-FDJ, in una recente intervista con Cyclism’actu.

Il manager francese si è schierato nettamente contro agli addetti ai lavori che vedono il calcio come un modello da imitare per il ciclismo: «Noi abbiamo i nostri valori e i punti di riferimento di mantenere. Mi aspetto molto dall’UCI in questo senso. Non voglio che si concentrino solo sull’altezza dei calzini e la larghezza dei manubri. Voglio che si occupino della regolamentazione del nostro sport in modo che tutti possano vivere ed esistere».

L’ex campione francese, vincitore tra le tante corse di ben due Parigi-Roubaix, ritiene che l’Unione Ciclistica Internazionale debba rivedere le regole in tema di stipendi e le leggi fiscali, per favorire una maggiore parità e competitività per tutti: «Se vogliamo che il ciclismo progredisca e si sviluppi, è necessario stabilire una sorta di equilibrio nei livelli di competitività tra i diversi membri del nostro sport. Il ruolo dell’UCI nel ciclismo è quello di regolatore e ciò che è successo nelle ultime settimane con fusioni e trasferimenti è la prova di una certa fragilità nel nostro sport, che sembra solido come una roccia, ma che spesso poggia su fondamenta di sabbia».

Madiot ha concluso dicendo: «Il ciclismo deve fare molto meglio di quanto sta facendo. Non ha altra scelta che farlo. Altrimenti verrà divorato da altri sport. Non possiamo dimenticare che c’è una lotta tra tutti gli sport per sponsor e fondi».