Van Aert, parla il nuovo allenatore: «Il piano è essere al massimo per Fiandre e Roubaix»

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Wout van Aert (foto UCI Cyclocross)
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Molte novità attendono Wout Van Aert nel 2024: un nuovo approccio al ciclocross, un nuovo calendario (con Giro e Vuelta al posto del Tour) e anche un nuovo allenatore. Mathieu Heijboer ha infatti preso il posto di Marc Lamberts, passato alla Bora con Roglic. In occasione della prova di coppa del mondo di ciclocross a Hulst, Heijboer ha rilasciato un’intervista a WielerFlits parlando delle prime settimane di lavoro con Van Aert e dei piani per il 2024.

«Naturalmente ci conoscevamo già – ha spiegato Heijboer, che da anni lavora alla Jumbo-Visma come Head of Performancee tra di noi c’è un’ottimo rapporto, una “connessione speciale” che per ora funziona molto bene. Vorrei chiarire che non sono stato io a prendere la decisione di fare meno ciclocross: è una scelta che Wout aveva già compiuto ad aprile, dopo le classiche di primavera».

A proposito di ciclocross, in queste prime uscite stagionali Van Aert è apparso abbastanza indietro di condizione, e assolutamente incapace di tenere il passo di Van der Poel. Questo, secondo Heijboer, non deve preoccupare: «Chiaramente Van Aert non è al massimo della forma, se fosse al top sarebbe in grado di lottare ad armi pari con Van der Poel. Ma quello che ora per lui conta è allenarsi, gareggiando in una disciplina che adora. In questo momento vincere o perdere non è importante, siamo molto tranquilli».

Il grande obiettivo, infatti, sono le classiche di primavera, soprattutto Fiandre e Roubaix: «Quello che ci interessa è migliorare di condizione costantemente, per arrivare al massimo ad aprile. L’anno scorso era diverso, perché il livello di Wout era già molto alto durante la stagione di cross. Ma questo poi ha portato a una flessione sia fisica che mentale, e per colpa anche di qualche giorno di malattia non abbiamo avuto il tempo di prepararci a dovere per le classiche. Quindi per il 2024 abbiamo deciso di cambiare piani».

L’approccio graduale a Fiandre e Roubaix ha costretto Van Aert a scelte difficili anche sul calendario, portandolo a rinunciare alla Strade Bianche e alla Sanremo. Ma anche questo, secondo Heijboer, darà i suoi frutti: «Abbiamo pianificato un ritiro in altura subito prima delle classiche in Belgio, questo cade proprio nel periodo della Sanremo e quindi abbiamo dovuto sacrificarla. Rinunciare alla Strade Bianche per Wout è stato ancora più difficile, perché l’ha già vinta una volta. Non è mai facile fare scelte, ma guardando al quadro più ampio è una decisione che Wout ha accettato».