Anche oggi abbiamo assistito al dominio della Jumbo-Visma, come successo sul Tourmalet, con il team olandese che occupa nuovamente tutti e tre i gradini del podio di giornata con i suoi tre capitani. Questa volta, però, le posizioni sono cambiate, con Primoz Roglic che vince la tappa (2° successo in questa Vuelta per lo sloveno), davanti a Jonas Vingegaard e a Sepp Kuss. L’americano difende per 8″ la maglia rossa dall’attacco del compagno danese, che però nel post tappa sorprende tutti dichiarando: «Sono felice che Kuss sia ancora leader. Sinceramente spero che tenga la maglia fino alla fine e che vinca lui questa Vuelta».
Dopo l’arrivo anche Roglic ha detto la sua sulla lotta interna per la vittoria della corsa spagnola: «Sull’ultima salita ho parlato con Sepp. Gli ho detto che lottare per la classifica è una sensazione nuova per lui, ma che è in questi casi che bisogna andare al massimo e non mollare mai. Alla fine della tappa è ancora lui il leader della classifica e io, dopo il traguardo, gli ho detto che deve continuare a lottare e credere nella vittoria finale».
A fine tappa ha parlato anche Marc Reef, direttore sportivo della Jumbo-Visma che sta seguendo dall’ammiraglia la corsa dei suoi uomini: «Cosa ho detto ai ragazzi quando Kuss ha perso contatto? Ho dato carta bianca a tutti di giocarsi le proprie possibilità e mi sono limitato a dare i distacchi. Stamattina avevamo fatto un accordo: ci siamo detti che tra loro tre sarebbe stata gara libera. Quindi ci è sembrato giusto seguire questa decisione anche sulla salita finale».
Reef ha poi continuato dicendo: «Sul pullman ci eravamo detti che Sepp avrebbe dovuto mantenere la maglia se Primoz avesse vinto e lui fosse arrivato terzo. Questo è stata l’unica vera indicazione che gli avevamo dato, ed è stata rispettata».
Il ds della Jumbo ha anche commentato le parole a freddo di Vingegaard su Kuss: «Lo ha detto Sepp stesso: a questi livelli è difficile fare regali. Però ha ancora 8″ di vantaggio su Jonas e gli potrebbero ancora bastare per vincere. Se nelle prossime tappe tutti arrivano al traguardo senza risultati eclatanti la vittoria è sua. Sicuramente si tratta di una situazione particolare».
