Tarling, il fenomeno 19enne che vuole riportare la Gran Bretagna tra le grandi potenze a cronometro

Tarling
Joshua Tarling in azione con la maglia della nazionale tra le categorie giovanili
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Come detto anche da Wout van Aert alla fine della sua prova, quello che ha fatto Joshua Tarling nella cronometro mondiale è qualcosa di sorprendente. Il 19enne gallese è infatti stato capace di chiudere al terzo posto della prova contro il tempo, lasciandosi alle spalle specialisti di primo piano della disciplina come Brandon McNulty e Wout van Aert, ex campioni del Mondo come Rohan Dennis e Tobias Foss e l’ex campione europeo Stefan Kung.

Tra i corridori finiti dietro a Tarling c’è anche il compagno di squadra Geraint Thomas, che dopo aver visto la prova del connazionale ha dichiarato: «Joshua è un ragazzo eccezionale. Lui ha un talento e un potenziale assurdo. È incredibile vederlo correre così bene e in maniera così forte considerando la sua giovanissima età. Joshua ha un futuro brillante e un grande carriera che lo aspetta». Little bastard lo ha chiamato sui social facendogli i complimenti, ma ormai conosciamo l’ironia di G.

Joshua è nato nel 2004 ad Aberaeron, paesino della circoscrizione elettorale di Ceredigion, nel Galles del sud, che conta poco più di mille abitanti. Fin da piccolo Tarling si appassiona alla bici e sceglie il ciclismo come suo sport di riferimento. Come ormai fanno molti giovani, Joshua porta avanti la doppia disciplina, andando forte sia su strada che su pista. Nel 2021 si trasferisce alla FlandersColor Galloo, squadra Continental belga, con cui corre per due anni. Nei suoi due anni in Belgio ottiene qualche buon piazzamento su strada, mettendosi in evidenza soprattutto a cronometro, conquistando il 2° posto a crono nei campionati nazionali e mondiali juniores nel 2021 e vincendo entrambe le prove nel 2022.

Quest’anno, a 19 anni ancora da compiere, arriva l’offerta della Ineos-Grenadiers, che vede nel ragazzo un gran talento. Il team britannico è uno dei migliori nel quale svilupparsi per i corridori che puntano a far bene nelle prove contro il tempo. La scelta si rivela ben presto azzeccata, con Tarling che a fine giugno ha vinto il campionato nazionale britannico a cronometro (prima vittoria tra i pro’), a fine luglio ha chiuso 2° dietro al compagno di squadra Filippo Ganna, sia nella cronometro, sia nella classifica generale del Giro di Vallonia.

Venerdì a Glasgow ha completato un podio stellare alle spalle di Evenepoel e Ganna. Con questo bronzo il gallese è diventato il più giovane corridore nella storia dei Mondiali a prendere una medaglia iridata nelle prove a cronometro, strappando il record che apparteneva proprio a Evenpoel (terzo nel 2022 a soli 22 anni).

Per quanto riguarda la pista anche il giovane Joshua si è subito contraddistinto vincendo a soli 17 anni l’oro europeo nell’Omnium e nell’inseguimento a squadre juniores. La stagione dopo ha collezionato tre bronzi (nell’inseguimento individuale, a squadre e nella Madison) sempre nelle categorie juniores della stessa manifestazione. Mentre agli Europei U23 dello scorso mese ha vinto la maglia iridata con il quartetto britannico e il bronzo nell’inseguimento individuale.