Il lamento di Guzzo: «Lontano dalle corse per un problema alla tiroide, spero di tornare a luglio»

Guzzo
Federico Guzzo corridore della Zalf
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La scorsa stagione Federico Guzzo, corridore della Zalf, era stato uno dei principali protagonisti tra gli Under 23. Cinque i successi, sei i podi, quattro le top 10 raccolte dal veneto nel 2022, chiudendo anche al secondo posto la classifica del Prestigio Bicisport. Quest’anno, però, dopo esser apparso in qualche corsa tra marzo a aprile senza però mai sembrare in condizione, non ha più preso parte alle gare. In molti si chiedono perché?

«Purtroppo, a inizio stagione, ho scoperto di avere una piccola malattia alla tiroide che mi ha messo ko. In questo momento non riesco neanche a correre e ad allenarmi come dovrei».

A livello di tempistiche è un problema risolvibile nel breve o rischia di farti saltare l’intera stagione?

«Sto lavorando per poter tornare alle corse già per il mese di luglio, però sono tempistiche teoriche, non c’è nulla di sicuro. Mi sono affidato subito ai dottori del Funzionale di Treviso, che mi stanno seguendo giorno dopo giorno, però anche loro non sanno dare certezze sui tempi di recupero. Comunque, anche nel momento in cui riuscirò a rientrare, non avrò subito la condizione e il ritmo gara. Quindi prima di tornare ai miei livelli ci vorrà diverso tempo».

Questo sarà il tuo ultimo anno da Under 23. Visto il lungo stop a cui sei costretto, per la prossima stagione stai valutando di fare il primo anno élite?

«In realtà no, anche se ora come ora non posso escluderlo. Le mie intenzioni a inizio anno erano fare quest’ultima stagione tra i dilettanti e poi passare tra i professionisti. Però la malattia mi sta facendo saltare i piani e ora mi trovo davanti a un bivio: provare a rifarmi correndo un anno tra gli élite o sperare di trovare una squadra che mi dia fiducia e mi faccia passare nonostante questo problema. Ovviamente io spero di poter ancora seguire la seconda strada, che era quella decisa a inizio stagione. Sono disposto a tutto per passare tra i pro’ in questa stagione. Ma mi rendo conto che non sarà facile».

Guzzo
Federico Guzzo sul podio dopo il successo della Piccola Sanremo 2022

Visto l’ottimo 2022 vissuto, come mai non sei passato già quest’anno? Non hai ricevuto offerte tra i pro?

«Sì, sì le offerte erano arrivate, il problema sono state le tempistiche…».

Ossia?

«A inizio stagione ho avuto degli avvicinamenti che, col passare dei mesi, sono arrivati addirittura da squadre World Tour, le quali mi hanno proposto anche diversi ritiri. Al momento di concretizzare il passaggio, però, molti team si sono tirati indietro e sono rimaste solo due opportunità, entrambe di squadre Professional. Una più concreta dell’altra».

E poi come mai non è andata in porto?

«Perché poi a un certo punto delle trattative sembravano entrambe sfumate, quindi per non restare con un pugno di mosche ho deciso di rifirmare con la Zalf per fare un ultimo anno tra gli Under 23. Così avrei avuto 12 mesi in più per continuare a crescere e riprovare il passaggio tra i pro l’anno successivo. Purtroppo, solo dopo il rinnovo, è arrivata la vera offerta del team che più si era mostrato interessato a me, ma ormai era tardi…».

Di chi parli? Pensi che la squadra si rifarà viva per la prossima stagione?

«Il team è la Eolo-Kometa. Ma tutto questo è successo lo scorso anno. In questa stagione non ho più avuto i contatti con loro e non so dire. Comunque queste cose le gestisce il mio procuratore. Ha tutto in mano lui, soprattutto in questo momento, dove io sono concentrato principalmente sul poter tornare a correre».

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Federico Guzzo a braccia alzate durante una vittoria in solitaria

Non ci sono quindi certezze sul resto della tua stagione. Tu però lo scorso anno, soprattutto nelle ultime corse, hai fatto molto bene. Se rientrassi già per quest’estate, pensi di riuscire a tornare competitivo per il finale di questa stagione?

«Beh, questo sarebbe il mio obiettivo. Sto dando tutto per tornare competitivo già nei prossimi mesi e vorrei tanto riuscire a trovare almeno una vittoria entro fine anno. Prima di tutto come riscatto personale, perché sto passando un periodo difficile e non posso negarlo. E in seconda battuta per darmi morale in vista della prossima stagione. Le corse internazionali di agosto mi intrigano molto, ma se devo dire delle gare che vorrei mettere nel mirino in maniera concreta sono l’accoppiata Poggiana – Capodarco. Però ora è presto per vedere così lontano nel tempo. Adesso devo solo mettere davanti a tutto la salute, perché quella viene prima di ogni altra cosa. Voglio superare questo momento come persona, ancora prima che come atleta».

In questo periodo così difficile la squadra che impatto ha avuto? Come ti sta aiutando?

«Il sostegno che mi sta dando il team è fondamentale per me. Mi sta aiutando sotto tutti gli aspetti: mi sta vicino in qualsiasi momento e mi detta i tempi di recupero senza mai farmi forzare o rischiare nulla. Per questo ringrazio molto tutto lo staff».

Tu purtroppo non potrai partecipare al Giro Next Gen, ma la Zalf ci sarà. Che obiettivi si è fissato il team? Quanto pensi possa raccogliere?

«Il Giro non mi porta bene purtroppo, perché anche lo scorso anno mi sono dovuto ritirare quasi subito a causa di una caduta. Però spero di poterlo correre con maggiore fortuna tra i pro’. Per quanto riguarda il team si stanno preparando molto bene e gli auguro di raccogliere il più possibile. Secondo me De Pretto può dire la sua sia nella generale, sia in varie tappe. Lui è uno che si esalta sui percorsi tosti e quando c’è da fare corsa dura».