GIRO D’ITALIA 2023 / Il diario dell’Ammiraglio Savio: «Almeida può vincere il Giro, per Thomas c’è l’incognita recupero»

Giro d'Italia
Geraint Thomas e Joao Almeida sul Monte Bondone al Giro d'Italia 2023 (foto: LaPresse)
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Finalmente ieri abbiamo assistito al primo vero scontro in salita tra i big della classifica generale. Un primo assaggio di quello che vedremo nei prossimi giorni nella tappa di Val di Zoldo e delle Tre Cime di Lavaredo. Gianni Savio ha seguito la tappa con grande interesse e non ha potuto fare altro che osservare come Joao Almeida si sia inserito pienamente nella lotta per la maglia rosa.

«Abbiamo parlato di un duello tra Thomas e Roglic dopo il ritiro di Evenepoel – spiega Savio – Ma ieri tutti hanno visto che per la vittoria di Roma c’è anche il portoghese. Quando ho visto la Uae in testa al gruppo fare l’andatura con Formolo, Vine e poi Ulissi, ho capito che ieri Almeida ne aveva qualcosa in più. Roglic non ha fatto tirare Kuss, quello era un segnale».

Non ha messo in testa lo statunitense, ma Affini, Bouwman, Oomen e soprattutto Rohan Dennis hanno fatto un grande ritmo in salita, un’andatura che probabilmente ha messo in difficoltà lo stesso Roglic. «Le sensazioni nel corso di una tappa possono cambiare – afferma il manager piemontese – Probabilmente a inizio salita stava bene, poi si è accorto di non avere grandi gambe. Un errore? Forse sì, ma la Jumbo ha dimostrato comunque di essere una squadra davvero solida. E quello di Roglic non lo chiamerei passo falso».

Thomas è tornato in maglia rosa e ieri ha fatto vedere a tutti di essere forse il più forte in questo momento, anche se è stato battuto in volata. «L’incognita per il britannico è sempre l’età – dice Savio – Recuperare le energie in una terza settimana così dura è più facile quando hai 25 anni piuttosto che 36. Al momento però sta andando davvero forte. Caruso? Ieri non è andato molto bene, ma il vero test sarà quello delle Tre Cime di Lavaredo e per il podio è ancora tutto aperto».

E per la tappa di oggi? «Un solo nome. Facciamo tutti il tifo per Jonathan Milan!».