GIRO D’ITALIA 2023 / Le salite di oggi: Valcava, Selvino, Miragolo San Salvatore e Roncola

Giro d'Italia
Il Giro d'Italia transiterà oggi dal Selvino
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Con circa 3.700 metri di dislivello totale, anche quella di oggi al Giro d’Italia è una tappa molto impegnativa. Dopo soli 34 chilometri inizia l’ostica ascesa di Valcava, poi seguono Selvino, Miragolo San Salvatore e Roncola Alta, senza dimenticare che a poco più di 3 chilometri dal traguardo si salirà a Bergamo Alta (Colle Aperto).

Valico di Valcava – Inserito più volte nel percorso del Giro di Lombardia (prima presenza nel 1986, ultima nel 2016), il Valico di Valcava è stato scalato una sola volta dal Giro d’Italia. Era il 2012 ed era una giornata molto fredda, con pioggia e vento. Si correva da Busto Arszio ai Piani Resinelli, 165 chilometri con una tappa che comprendeva, oltre alla salita finale, anche le ascese di Forcella di Bura e Culmine di San Pietro. L’abruzzese Rabottini si rende protagonista di una lunghissima fuga, promossa al km. 18. Inizialmente lo segue il francese Bonnafond, che poi cede inesorabilmente. Sul Valico di Valcava, Rabottini ha già 8 minuti di vantaggio. Prosegue la sua avventura, ma nella discesa che porta dal Culmine di San Pietro alla Valsassina è vittima di una caduta quando mancano soli 17 chilometri al traguardo. Riprende coraggiosamente. Sulla salita finale è raggiunto e superato dallo spagnolo Joaquím Rodríguez, ma con un guizzo finale negli ultimi 80 metri l’abruzzese riesce ad avere la meglio. 

Selvino – Altra salita affrontata in più edizioni del Giro di Lombardia, che è tuttavia riuscita a trovarsi spazio e gloria anche al Giro d’Italia. Due volte arrivo di tappa, tre volte traguardo del Gran premio della montagna. Nonostante la sua modesta altitudine, ha sempre visto svettare al comando campioni di un certo peso. La prima apparizione risale al 1969. Si correvano quel giorno due semitappe. Al mattino, la piattissima Pavia-Zingonia vide il successo in volata di Marino Basso. Al pomeriggio arrivo a San Pellegrino Terme, unica difficoltà altimetrica il Selvino. Al GPM Dancelli precede di poco Jiménez e Bitossi, gli inseguitori sono a pochi secondi. Nel finale un terzetto sorprende tutti e Basso fa il bis, imponendosi ad Enrico Paolini e Benfatto.

Nel 1976 il belga De Schoenmaker scatta sul Selvino, ma Panizza lo raggiunge e lo brucia sulla vetta. E’ Gimondi a vincere in casa la ventunesima tappa (arrivo a Bergamo) davanti a Merckx e Baronchelli. Scendendo da Zambla, l’asperità successiva al Selvino, la maglia rosa De Muynck è vittima di una seria caduta. Il gruppo lo attende e il belga conclude la tappa senza perdere il primato. Il giorno dopo, però, nella crono di Arcore, Felice Gimondi scavalcherà De Muynck e vincerà il suo terzo Giro.

Ultimo passaggio nel 2017, nel corso della tappa Valdengo-Bergamo. Transita al comando il francese Pierre Rolland davanti al sudafricano Van Rensburg. Il successo di giornata va al lussemburghese Bob Jungels, che precede Quintana e Pinot; la maglia rosa Dumoulin si classifica al’8° posto. 

Il primo dei due arrivi al Selvino avviene nel 1988. Prima dell’ascesa finale si scalano Valpiana, Brumano-Resegone e Valico di Berbenno. Lo statunitense Andrew Hampsten s’impone con 11” sullo spagnolo Delgado e 13” su Alberto Volpi. Franco Chioccioli conquista la maglia rosa sfilandola a Podenzana. La perderà però due giorni dopo nella tappa da tregenda del Passo Gavia proprio a beneficio di Hampsten che poi vincerà il Giro. 

Lo svizzero Tony Rominger, dominatore del Giro 1995, s’aggiudicò quell’anno, in maglia rosa, anche la dura cronometro di 43 chilometri che partiva da Cenate e arrivava sul Selvino dopo aver valicato anche il Colle del Gallo. Rominger non ebbe avversari. Inflisse un distacco di 1’39” a Berzin e di 2’03” a Ugrumov. Chiappucci perse 4’10”. 

Miragolo San Salvatore – Ha fatto la sua prima e unica comparsa nella quindicesima tappa del Giro d’Italia 2017 dopo essere stata “collaudata” sette mesi prima al Giro di Lombardia. Era la penultima difficoltà della frazione che si concludeva a Berga, seguita dal Selvino. A transitare in testa è stato il sudafricano Van Rensburg davanti al francese Molard e all’irlandese Daignan. Nella discesa cade Nairo Quintana, costretto a cambiare bicicletta un paio di volte. La maglia rosa Dumoulin ordina ai compagni di squadra di rallentare per favorire il rientro del colombiano. Nella volata finale a dodici s’impone il lussemburghese Bob Jungels davanti allo stesso Quintana e al francese Pinot. 

Roncola – Valpiana –Al Giro d’Italia questa salita vanta due sole apparizioni. Il debutto avvenne nel 1983 con la breve semitappa Milano-Bergamo, vinta dalla maglia rosa Saronni davanti ad Argentin e al belga Schepers. Sulla Roncola transitò in testa Lucien Van Impe, che precedette di poco Beccia e Alberto Fernández. Nel 1988, invece, Valpiana era la prima asperità dell’impegnativa tappa Novara-Selvino. Al traguardo del GPM passò per primo il veneto Renato Piccolo. Si scalarono poi Brumano-Resegone e il Valico di Berbenno prima dell’ascesa finale. Al termine di quella giornata Chioccioli conquistò la maglia rosa. La frazione vide il successo dello statunitense Andy Hampsten con 11” sullo spagnolo Delgado e 13” su Volpi.