GIRO D’ITALIA 2023 / Il graffio di Argentin: «E se le cadute fossero causate da bici troppo rigide? Milan forte ma inesperto»

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Jonathan Milan in maglia ciclamino al Giro d'Italia 2023 (foto: LaPresse)
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Moreno Argentin non riesce a capacitarsi della sfortuna che in un modo o in un altro sta falcidiando questo Giro d’Italia. «Oggi ci ha rimesso pure la Ineos – commenta – E’ vero, avevano già perso Ganna, ma Thomas e Geoghegan Hart sembravano forti e lucidi, saldi nelle loro ambizioni. E invece, all’improvviso, Tao ha dovuto abbandonare qualsiasi sogno di gloria. Caduta strana, però: sono gli imprevisti del mestiere, ma la curva in cui sono finiti a terra non era né veloce né particolarmente tecnica».

Ma era bagnata. Secondo te cos’ha innescato la caduta?

«Allora, in caso di pericolo la prima cosa che si fa è tirare i freni. Da questo punto di vista, secondo me, il freno a disco rischia di essere un boomerang, perché in certi casi si finisce a terra più facilmente. Io vado oltre: sono le biciclette moderne, troppo rigide, a diventare ingestibili in situazioni d’emergenza. Sono aerodinamiche e performanti, nessuno lo mette in dubbio, ma in caso di manovre e sollecitazioni improvvise le trovo pericolose».

Grandissima volata di Jonathan Milan, secondo alle spalle di Pascal Ackermann. Il friulano è partito troppo dietro?

«Assolutamente sì. Mi dispiace dirlo, ma oggi la volata l’ha persa il giovane friulano. Gli faccio i complimenti perché il gesto tecnico rimane incredibile, ma se gli sprint si vogliono vincere bisogna partire più avanti. Ha bisogno di un treno, almeno di un paio di uomini alla Pasqualon che lo guidano nel finale. Io dico che forse, fino a pochi giorni fa, nemmeno la squadra pensava d’avere tra le mani un velocista del genere. Infatti, dopo il successo di San Salvo, i primi ad essere sorpresi erano loro».

Adesso la maglia ciclamino diventa una possibilità concreta.

«Certo, a questo punto deve provarci. Il Giro è ancora molto lungo, nelle giornate più impegnative dovrà lottare col tempo massimo e fino a Roma troverà sulla sua strada un avversario come Pedersen. Però sì, se dopo undici tappe Milan indossa con merito la maglia ciclamino allora deve provare a farla sua».