GIRO D’ITALIA 2023 / Le salite di oggi: Passo delle Radici, Monteperpoli e Montemagno

Giro d'Italia
Il Passo delle Radici verrà affrontato durante la decima tappa del Giro d'Italia 2023
Tempo di lettura: 2 minuti

Da Scandiano a Viareggio, 196 chilometri, attraverso alcune salite storiche come il Passo delle Radici e Montemagno e una inedita come il Monteperpoli. Il Giro d’Italia parte per la sua decima tappa e noi torniamo puntuali con la nostra rubrica sulle ascese di giornata.

Passo delle Radici  – Il Giro torna sul Passo delle Radici dopo 47 anni. L’ultima visita avvenne nel 1976, in un tappone che comprendeva anche le salite di Prunetta e Abetone, con l’arrivo al Ciocco. Sul Radici, sotto una fitta grandinata, transitò in testa lo spagnolo Andrés Oliva. I favoriti si dettero battaglia solo nel finale. Vinse il belga Ronald De Witte, gregario di De Vlaeminck, precedendo di poche decine di metri Panizza e Baronchelli. La maglia rosa Gimondi, 10°, si difese bene dagli attacchi di De Muynck. 

La prima scalata del Passo delle Radici risale però al 1967. Si sale dalla Garfagnana. Nell fase iniziale viene affrontato il Passo del Cipollaio, dove vanno in fuga Dancelli, Stablinski, González, Ballini e Franchini. Dancelli è primo sul Radici. Il tentativo sembra esaurirsi nella successiva scalata dell’Abetone, ma il bresciano gli ridà vigore insieme allo spagnolo Pérez Francés, Taccone e Aldo Moser, che poi batte in volata nell’ordine sul traguardo di Prato. Il gruppo con la maglia rosa Gómez del Moral arriva a 1’13”. 

Nel 1971 c’è il traguardo in quota al Pian del Falco, sotto il Monte Cimone. Si scatena lo spagnolo José Manuel Fuente, che sul Passo delle Radici transita in testa davanti a Farisato. Nella discesa si forma un gruppo di dieci fuggitivi e nel finale è di nuovo duello tra Fuente e Farisato. «Tarangu»  attacca a 500 metri dal traguardo e ha la meglio. Il gruppo dei migliori, con la maglia rosa Michelotto, arriva dopo 2’32”.

A soli 1.500 metri dall’arrivo sul Ciocco nel 1974 Giuseppe Perletto vede spegnersi le sue speranze dopo una lunghissima fuga nell’undicesima giornata di corsa. Il piccolo scalatore ligure era transitato sul Passo delle Radici con un vantaggio di 2’25” sugli immediati inseguitori. A 3 chilometri dal traguardo parte come una saetta lo spagnolo Fuente, che lo raggiunge e lo sorpassa di slancio, imponendosi con 41” sul Merckx e Tino Conti e 47” su Baronchelli. Quella del Ciocco è la semitappa del mattino, tra l’altro falsata dalle spinte di alcuni spettatori. Nel pomeriggio si corre su 62 chilometri, sino a Forte dei Marmi, dove vince in volata il belga Sercu.

Monteperpoli – La breve salita successiva, quella di Monteperpoli, che dovrà essere affrontata al termine della lunga discesa verso la Garfagnana, è invece un inedito per il Giro d’Italia.  

Montemagno – Nel Giro d’Italia del 1987 ilColle di Montemagno venne affrontato nella parte iniziale della tappa Camaiore-Montalcino, poi vinta da Moreno Argentin, ma non fu valido per il Gran premio della montagna. Ha assegnato punti per il GPM, invece, nell’edizione 2009 della corsa rosa. Era posto nei primi chilometri della tappa Lido di Camaiore-Firenze e vide transitare in testa il russo Ignatiev. La frazione fu vinta dall’inglese Cavendish. Oggi a Montemagno si salirà dal versante più facile, quello della Val Freddana, e il passaggio non assegnerà punti per la classifica di miglior scalatore.