GIRO D’ITALIA 2023 / Ma che bella crono quella di Caruso! «La condizione cresce e ora sono molto ottimista»

Caruso
Damiano Caruso in azione a cronometro (foto: LaPresse)
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Sta crescendo di condizione e la sua crono conclusa in decima posizione a soli 42” di distacco dal vincitore di giornata Remco Evenepoel lo conferma pienamente. Damiano Caruso sorride dopo essersi cambiato e parla con soddisfazione non solo della sua prova decisamente incoraggiante ma anche del suo Giro che adesso, al termine di questa giornata, comincia a prendere una bella piega…

«Sì, sono soddisfatto della mia prestazione ma questa mattina sapevo che potevo far bene perché le sensazioni erano buone e più si va avanti e più chilometri si mettono nelle gambe, più le gambe rispondono bene. Insomma, un buon risultato sotto tutti i punti di vista».

Oggi hai montato il 60, un “padellone” che hai fatto girare sempre con forza e fluidità a conferma di una condizione che sta crescendo. Quali sono adesso le tue ambizioni per il prosieguo del Giro?

«Vivo alla giornata, abbiamo una squadra molto competitiva ma non voglio nascondermi dietro un dito: due anni fa al Giro fui secondo dietro Bernal e anche quest’anno voglio essere tra i protagonisti fino alla fine. Darò il massimo e poi vedremo, giorno dopo giorno, dove arriverò».

Evenepoel ha vinto la crono ma Tao e Thomas sono lì, così come lo è Roglic. Anch’egli, come te, in costante crescita. Ma secondo te chi di loro è il corridore più pericoloso?

«Penso che la coppia della Ineos-Grenardiers abbia tutte le carte per fare un grande Giro e per mettere in difficoltà chiunque. Hanno esperienza e correndo l’uno per l’altro tatticamente possono inventarsi qualsiasi soluzione. Teniamoli d’occhio!».

Come vedi, invece, Remco? Oggi ti aspettavi un dominio maggiore da parte del campione del mondo?

«Beh, visto quello che ha fatto nella crono inaugurale di Fossacesia direi di sì. Il Giro però sta entrando nel vivo e quelle passate sono state giornate impegnative anche per via del meteo non sempre favorevole. E’ normale, dunque, che anche a crono le differenze tra specialisti e meno avvezzi alle prove contro il tempo, si riducano. E poi penso che Remco abbia pagato una prima settimana di corsa molto dispendiosa e forse le botte rimediate nelle due cadute rimediate nella tappa di Salerno gli hanno lasciato qualche scoria».

Dunque per il fenomeno belga, da oggi nuovamente in maglia rosa, il giorno di riposo arriva nel momento migliore. E’ così?

«Sì, è così ma il giorno di riposo è un bene per tutti. Domani infatti avremo modo di recuperare le fatiche spese in questo avvio di gara e poi da martedì comincerà un altro Giro. Speriamo per me sempre più bello».