GIRO D’ITALIA 2023 / 7ª tappa: arriva la fuga e vince Davide Bais su Petilli e Vacek. Leknessund resta in rosa

Davide Bais in trionfo a Campo Imperatore, arrivo della settima tappa del Giro d'Italia 2023 (foto: LaPresse)
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C’era tanta attesa per la settima tappa del Giro d’Italia 2023, ma i big hanno deciso di farsi attendere ancora. Il primo arrivo in salita dell’edizione numero 106 della corsa rosa premia la fuga, formatasi fin dai primi chilometri di giornata da Karel Vacek, Simone Petilli e Davide Bais. I tre fuggitivi sono arrivati insieme fino a Campo Imperatore, quando a pochi metri dal traguardo Bais ha allungato bruciando i due avversari. È il primo successo da professionista per il corridore di Rovereto. La Eolo-Kometa piazza il colpaccio dopo il successo, sempre in salita, di Lorenzo Fortunato sullo Zoncolan nel 2021.

Il gruppo maglia rosa arriva con più di tre minuti di ritardo ed è Remco Evenepoel a transitare in testa, per la quarta posizione. Alle sue spalle Primoz Roglic. Nessuna mossa tra i big durante la salita finale, sarà la calma prima della tempesta? Così Andreas Leknessund resta al comando della classifica generale.

Ordine d’arrivo


17.27 – ULTIMO CHILOMETRO: Ancora compatto il trio di testa. Si studiano, se la giocheranno in volata…

17.23 (-2 km): Il gruppo maglia rosa mantiene un’andatura regolare. Prova ad allungare in solitaria Thomas Champion della Cofidis.

17.22 (-2 km): Karel Vacek è riuscito a rientrare su Petilli e Bais. Il ceco si è messo in testa a dettare il ritmo

17.20 (-3 km): Dopo la vittoria di Marco Pantani nel 1999, al termine di un attacco solitario di quasi due chilometri, e quella di Simon Yates nel 2018 dopo uno sprint a ranghi ristretti tra i big della genera, sarà uno dei fuggitivi dei primi chilometri di giornata ad alzare le braccia al cielo a Campo Imperatore.

17.18 (-4 km): Pettili aumenta ancora il ritmo. Vacek sembra non reggere l’andatura dell’azzurro dell’Intermarché, a differenza Bais.

17.12 (-5 km): Ad esclusione di crolli, saranno i fuggitivi a giocarsi la vittoria di tappa. 6’20” il vantaggio.

17.08 (-6 km): Aumentano le possibilità di vittoria per i tre fuggitivi, il vantaggio resta ancora stabile a 6’30”. E così Petilli prova ad alzare il ritmo per testare le condizioni di Vacek e Bais.

17.06 (-8 km): Continua, anche, ad essere clemente il meteo sulla corsa: leggero vento contrario ma né pioggia né nevischio al momento, nemmeno al traguardo.

17.04 (-10 km): Continua ad essere cospicuo il vantaggio di Petilli, Vacek e Bais. 6’30” quando la strada ricomincia a salire aspramente.

16.58 (-13 km): La testa della corsa attraversa il falsopiano che porta che conduce verso la parte più dura della salita.

16.48 (-16 km): Il vantaggio dei fuggitivi continua a scendere, ora a 7’12”. In testa al gruppo maglia rosa, oltre al Team DSM, detta il ritmo anche la Soudal Quick-Step e l’AG2R Citroen.

16.38 (-23 km): Comincia la salita finale verso Campo Impeatore per i tre fuggitivi. I primi dieci chilometri conducono sull’altopiano e sono pedalabili (media del 4%), segue un falsopiano ondulato con diversi strappi al 5/6%, il quale immette sulla salita vera e propria che porta al traguardo. 7,5 chilometri in cui la pendenza varia vertiginosamente, tra il 6% e il 13%. Gli ultimi duemila metri, quelli decisivi, sono all’8%.

16.29 (-26 km): Anche il gruppo transita a Calascio e la maglia azzurra Thibaut Pinot esce dal gruppo per raccogliere i punti della quarta piazza. Il francese della Groupama-FDJ resta in testa alla classifica di miglior scalatore con dieci punti di vantaggio su Davide Bais.

16.27 (-28 km): Scende a 8’30” lo svantaggio dei tre fuggitivi. Si continua a salire verso Santo Stefano di Sessanino.

16.21 (-30 km): Davide Bais taglia per primo il traguardo del G.P.M. di Calascio, davanti a Petilli e Vacek.

16.18 (-32 km): Ha terminato il proprio lavoro Jonathan Milan, che si stacca dal gruppo. Lo fa insieme a Michael Matthews, Alberto Bettiol e Filippo Ganna.

16.15 (-33 km): È tornato il Team DSM in testa al gruppo a dettare il ritmo. 9’20” di vantaggio per i fuggitivi.

16.05 (-38 km): Anche oggi salto di catena per Geraint Thomas, come ieri: il gallese è atteso da Ganna, Puccio e De Plus che lo riportano in gruppo.

16.04 (-38 km): Con 11′ di vantaggio e Simone Petilli virtualmente in rosa ecco gli arrosticini in gruppo: l’Abruzzo non si smentisce mai.

16.00 (-39 km): Nelle prime posizioni del gruppo spicca ancora la maglia ciclamino di Jonathan Milan, una vittoria e due secondi posti in questo Giro per il ventiduenne di Buja.

15.58 (-40 km): Il gruppo sta recuperando sulla fuga, si stanno muovendo le squadre degli uomini di classifica ma senza esagerare.

15.52 (-42 km): In gruppo intanto c’è stata una caduta. Coinvolto uno dei gregari di Evenepoel, Josef Cerny: abrasione alla gamba destra per lui.

15.48 (-43 km): Ci siamo! Comincia la salita finale. Gruppo a 12’20” dai 3 in fuga.

15.43 (-47 km): La fuga ha 11’45” di vantaggio sul gruppo maglia rosa. Sono 43 di fatto i chilometri di salita fino a Campo Imperatore: i primi 10km al 6%, poi c’è un tratto centrale più morbido e gli ultimi 4 km invece si inaspriscono: 8%.

15.40 (-48 km): Bais, Petilli e Vacek sono in fuga da 163 km, e si preparano ad affrontare anche la lunghissima ascesa finale.

15.37 (-50 km): DSM in testa al gruppo, tutti attorno alla maglia rosa Leknessund, al terzo giorno da leader.

15.30 (-56 km): Al traguardo volante di Bussi sul Tirino primo Bais davanti a Vacek, terzo Petilli. Il loro vantaggio è ancora superiore ai 10′. Per la fuga meno di 15 km all’attacco della salita che porterà al traguardo di Campo Imperatore, lunga complessivamente più di 40 km.

15.27 (-57 km): Intanto al traguardo nevica!

15.25 (-58 km): Alberto Dainese in testa al gruppo. Il velocista azzurro aveva chiuso 4° la tappa di Salerno, salvo poi esser retrocesso in ultima posizione

15.18 (-62 km): Siamo a 5 km dal secondo traguardo volante di giornata. Da lì in poi la strada sarà tutta in salita

15.12 (-67 km): Sceso sotto i 10 minuti il vantaggio dei tre davanti. L’azione della DSM inizia a dare i suoi frutti e sta riducendo il distacco

QUARTA ORA DI CORSA!

15.05 (-73 km): Remco Evenepoel nel post tappa di ieri ha parlato della sua condizione e della sfida con Roglic: https://www.quibicisport.it/2023/05/11/giro-ditalia-2023-evenepoel-sollevato-dolore-superficiale-domani-andra-bene/

15.00 (-76 km): In testa sempre i DSM, squadra compattata intorno alla maglia rosa, che in questa fase di discesa si stanno impegnando per ridurre il gap

14.57 (-79 km): Già ripreso l’eritreo della Green-Project, Mulubrhan, che è andato in crisi di freddo e non ha retto in salita le ruote dei compagni di fuga

14.55 (-81 km): Alla partenza da Capua ha parlato il capitano della UAE Team Emirares Joao Almeida: «Giornata molto dura quella di oggi. Questo è il primo vero arrivo in salita, quindi il primo vero test per noi scalatori. Sarà una corsa a eliminazione. La maglia? Chissà, magari la riprende Remco»

14.50 (-84 km): Discesa molto lunga, anche se non troppo difficile, quella che stanno affrontando i corridori in questo momento

14.42 (-91 km): Il ceco della Corratec ha sfruttato la discesa per tornare sui due compagni di fuga. Ora abbiamo un terzetto in testa

14.40 (-94 km): Foratura per Maxime Bouet (Team Arkéa)

14.38 (-96 km): Continua la lotta della maglia rosa Leknessund con mantellina, gambali, guanti e tutti gli indumenti che continua a mettersi e a togliersi senza pace

14.35 (-100 km): Solo in due davanti, ma con un ampio vantaggio sul gruppo maglia rosa, ben 12’15”

14.31 (-103 km): Caduta in discesa per Sepp Kuss (Jumbo-Visma) e Matthew Riccitello (Israel Premier-Tech). Ripartiti entrambi senza conseguenze

14.28 (-107 km): Mulubrhan ha preso freddo: spiegata così la sua resa.

14.23 (-110 km): Con i fuggiaschi in discesa e il gruppo maglia rosa che ancora sta salendo, il distacco ha superato gli 11 minuti.

14.20 (-112 km): Ora ci attende una lunga discesa, quasi 60 chilometri fino a Bussi sul Tirino, dove è posto lo sprint che assegna gli abbuoni: rispettivamente 3”, 2” e 1” ai primi tre.

14.17 (-114 km): Anche l’eritreo Mulubrhan ha perso contatto dai compagni di fuga. Resistono soltanto i due italiani: Petilli e Bais.

14.16 (-115 km): Il vantaggio dei 3 fuggitivi è adesso di 10’18”, e Petilli è da tempo maglia rosa virtuale.

14.14 (-117 km): Il primo a staccarsi dalla fuga è stato Karel Vacek. Davide Bais primo al Gpm di Roccaraso, secondo Petilli, terzo Mulubrhan.

TERZA ORA DI CORSA!

14.10 (-118 km): In mattinata abbiamo sentito l’Ammiraglio Gianni Savio che ha detto che secondo lui questa è la tappa giusto per la Ineos-Grenadiers per attaccare: https://www.quibicisport.it/2023/05/12/giro-ditalia-2023-il-diario-dellammiraglio-savio-la-ineos-getti-la-maschera-e-vada-allattacco-con-tao-e-thomas-il-momento-e-adesso/

14.05 (-120 km): Dopo essere andati alle ammiraglia per vestirsi, ora tanti corridori si stanno andando in coda al gruppo per levarsi gli strati visto che la giornata si è aperta.

13.58 (-123 km): Anche il gruppo arriva al traguardo volante, con Pedersen che passa per primo. Dietro di lui Matthews

13.50 (-127 km): A vincere lo sprint intermedio è Davide Bais, davanti a Petilli, Vacek e Mulubrhan. Ora inizia l’ascesa al primo GMP di giornata di seconda categoria (7.3 km al 6.1%)

13.45 (-130 km): Siamo a 5 km dal primo traguardo volante di giornata. Da lì inizierà l’ascesa verso Roccaraso

13.40 (-135 km): Dopo i tanti chilometri con il brutto tempo, finalmente è uscito il sole

13.35 (-137 km): I corridori davanti si avvicinano a una prima zona di rifornimenti. In tappe come questa alimentarsi bene e fondamentale per non restare senza energie in fondo

13.30 (-140 km): Risceso a 9′ il vantaggio dei battistrada, con i DSM che hanno rialzato l’andatura in testa al gruppo. Per la squadra olandese è soprattutto il tedesco Nikal Markl che si sta incaricando dell’inseguimento

13.25 (-143 km): Ricordiamo il nome dei quattro fuggitivi Simone Petilli (Intermaché), Karel Vacek (Team Corratec), Davide Bais (Eolo-Kometa) e Henok Mulubrhan (Green-Project)

13.17 (-150 km): Anche oggi a partire con la maglia dei GPM è il francese Thibaut Pinot (Groupama-FDJ). Il classe ’90 oggi proverà a difendere la leadership di questa classifica, anche se non sarà facile visti i 3 GMP previsti oggi (di cui l’ultimo di prima categoria) e i tanti punti a disposizione

SECONDA ORA DI CORSA!

13.10 (-157 km): Ieri abbiamo sentito Moreno Argentin, il quale ha analizzato l’errore di De Marchi e Clarke nel finale di tappa di ieri. Mentre per oggi sconsigli a Evenepoel di riprendersi la maglia (https://www.quibicisport.it/2023/05/11/giro-ditalia-2023-il-graffio-di-argentin-de-marchi-e-clarke-che-ingenuita-domani-evenepoel-non-deve-prendere-la-rosa/)

13.05 (-150 km): Il clima sembra peggiorare e sono molti i corridori che si stanno fermando per coprirsi meglio. Sarà un tappa molto lunga per soffre queste temperature

12.55 (-157 km): Il problema avuto dal norvegese è andato a vantaggio dei battistrada che addirittura hanno raggiunti i 10 minuti di vantaggio sul gruppo inseguitore. Anche se difficilmente i quattro riusciranno ad arrivare fino in fondo

12.50 (-159 km): Il gruppo maglia rosa rallenta ancora perché si è fermato Andreas Leknessund, che indossa la maglia rosa, il quale era partito troppo scoperto e ora si sta vestendo. Il norvegese evidentemente ha peccato di inesperienza in questo caso

12.45 (-162 km): Tra i fuggitivi quello messo meglio e Simone Petilli (7’49”). Il lombardo è in questo momento la maglia rosa virtuale visto che il vantaggio è salito fino a toccare gli 8 minuti

12.35 (- 169 km): La DSM è sempre in testa al gruppo a dettare il ritmo. Oggi non sarà una giornata facile per i compagni della maglia rosa

12.30 (-173 km): Sale vertiginosamente il vantaggio dei quattro al comando, fino ad arrivare a 7’15”

12.20 (-180 km): Oggi sull’ammiraglia della Bardiani c’è anche Bruno Reverberi. E in fuga c’è uno dei suoi corridori, l’eritreo Henok Mulubrhan, 23 anni, campione africano su strada, già 4 vittorie in questo 2023.

12.15 (-183 km): Prima ora di corsa, 6’15” per la fuga. Le prime 6 tappe finora sono state vinte da corridori di 6 squadre diverse.

PRIMA ORA DI CORSA!

12.10 (-187 km): Continua a salire il vantaggio dei 4 battistrada: 6’20”. Vi ricordiamo che i fuggitivi sono gli italiani Davide Bais e Simone Petilli, il ceco Karel Vacek e l’eritreo Henok Mulubrhan.

12.06 (-189 km): Anche il traguardo di Campo Imperatore assegna gli abbuoni: rispettivamente 10”, 6” e 4” ai primi tre dell’ordine d’arrivo.

12.00 (-194 km): Ricordiamo che oggi lo sprint che assegna gli abbuoni – 3”, 2” e 1” ai primi tre – arriva dopo 160 km di corsa, a Bussi sul Tirino, in provincia di Pescara. Oggi la tappa torna in Abruzzo, da dove siamo partiti con la cronometro dei trabocchi.

11.55 (-197 km): Questa mattina in partenza il londinese della Ineos Tao Geoghegan Hart, unico dei 169 al via ad aver già vinto il Giro (nel 2020), ha sfoggiato il suo italiano. Non è una sorpresa: lo aveva già fatto al Tour of the Alps, la corsa che ha vinto a fine aprile. Molto atteso anche lui oggi.

11.50 (-200 km): Dopo 18 km di tappa i quattro fuggitivi hanno 4’45” di vantaggio.

11.47 (-202 km): Mantelline in gruppo e facce che sono tutto un programma: il freddo oggi sarà un fattore chiave della corsa.

11.45 (-203 km): Il gruppo lascia volentieri fare e risparmia energie per le salite: il vantaggio dei 4 fuggitivi è già di 4 minuti. Dei 4 quello piazzato meglio in classifica è Petilli, che a Capua aveva 7’48” dalla maglia rosa.11

11.40 (-206 km): Piove già sui corridori. Anche oggi c’è un uomo della Corratec-Selle Italia (Vacek) in fuga.

11.38 (-208 km): Sono usciti dal gruppo in quattro, che hanno già 1’49” sul gruppo: l’iniziativa è stata di Davide Bais, lo hanno seguito Simone Petilli, Karel Vacek e Henok Mulubrhan.

11.33 (-210 km): Già partiti, come da copione, i primi tentativi di imbroccare la fuga buona.

11.28 (-214 km): Tappa lunga, 218 km, primo scontro diretto fra gli uomini di classifica. Ieri Remco ha ritrovato il sorriso, ma al traguardo di Napoli ha punzecchiato Roglic http://urly.it/3v3_8: pretattica, provocazione o convinzione?

11.25 (-215 km): L’arrivo di Campo Imperatore-Gran Sasso d’Italia è a 2.130 metri di quota: la salita finale è lunghissima (26,4 km), gli ultimi 7 km sono i più duri.

11.20 (-216 km): Oggi va in scena il primo vero arrivo in salita del Giro. Il primo Gpm, di seconda categoria, lo troveremo a Roccaraso, a quota 1.254 metri, dopo 100 km di tappa.

11.15: VIA VIA VIA!!! PARTITA LA SETTIMA TAPPA: CAPUA-CAMPO IMPERATORE

11.14: Con Nicola Conci e Giovanni Aleotti fermati dal covid, come vi abbiamo detto nel corso della mattinata, rimangono 169 i partenti da Capua. Il gruppo è impegnato nel tratto di trasferimento.

11.12: Andreas Leknessund, con la terza maglia rosa, eguaglia l’altro norvegese Knut Knudsen. Se dovesse tenerla anche dopo la tappa di oggi, sarebbe record.

11.09: E il tempo? Previsioni incerte, probabile la pioggia sul percorso, soprattutto sul Gpm. Ma non all’arrivo, le previsioni sono in miglioramento per il pomeriggio. In questo momento sulla strada della tappa però sta diluviando.

11.05: Quella di oggi è la seconda tappa più lunga del Giro d’Italia con 218 chilometri, superata solo dall’undicesima con arrivo a Tortona (219 km).

10.55: Classifica dei GPM: Thibaut Pinot in maglia azzurra con 40 punti, seguono Ghebreigzabhier con 26 e Paret-Peintre con 22.

10.45: Nella classifica a punti comanda Jonathan Milan, che veste la ciclamino, con 110 punti. Dietro di lui Groves con 99 e Pedersen con 83.

10.30: Ricordiamo la classifica generale del Giro d’Italia fino a questo momento.

POS.CORRIDORETEAMTEMPO
1 LEKNESSUND AndreasTeam DSM22:50:48
2 EVENEPOEL RemcoSoudal – Quick Step0:28
3 PARET-PEINTRE AurélienAG2R Citroën Team0:30
4 ALMEIDA JoãoUAE Team Emirates1:00
5 ROGLIČ PrimožJumbo-Visma1:12
6 THOMAS GeraintINEOS Grenadiers1:26
7 VLASOV AleksandrBORA – hansgrohe,,
8 SKUJIŅŠ TomsTrek – Segafredo1:29
9 GEOGHEGAN HART TaoINEOS Grenadiers1:30
10 ALBANESE VincenzoEOLO-Kometa1:39

10.15: La tappa partirà alle 11.15.

Il live della 7ª tappa del Giro d’Italia

Settima tappa del Giro d’Italia 2023 molto lunga (218 km) con i primi 90 km lungo strade a scorrimento veloce via Isernia e Rionero Sannitico con carreggiata ampia, ben pavimentata e con alcune gallerie ben illuminate. Seconda parte con la salita di Roccaraso (GPM) seguita dalla lunga discesa fino a Sulmona e Popoli. Dopo Bussi sul Tirino inizia la salita finale di circa 45 km intervallati da brevissime contropendenze e suddivisa nella classificazione del GPM in due parti la prima fino a Calascio e la seconda più breve e pendente fino all’arrivo.

Ultimi 7 km in forte ascesa. Si superano i 2000 m su una strada di media ampiezza con alcuni tornanti e pendenza attorno al 9% con picco massimo del 13%. Ultimo rettilineo di 120m in asfalto con linea di arrivo larga 7 m.

I favoriti

Sarà la settima tappa il teatro del duello più atteso del Giro d’Italia 2023? Parliamo ovviamente di quello tra Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e Primoz Roglic (Jumbo-Visma), con il primo che ha ceduto la maglia rosa alla quarta tappa, ma senza vivere giornate tranquille, vittima di due cadute durante la frazione successiva. Anche lo sloveno è stato coinvolto nel caos di Salerno, subendo un tamponamento e evitando per poco di finire a terra. Anche nella scorsa tappa Roglic si è ritrovato ad inseguire nel finale, dopo una foratura. Evenepoel ha dichiarato ieri che vede lo sloveno nervoso, come tutta la sua squadra, dopo la cronometro iniziale in cui ha accusato 44 secondi di svantaggio. Proverà “Rogla” a recuperare il ritardo nei confronti del campione del mondo?

Dietro i due sfidanti di primo piano proverà ad infilarsi la coppia della Ineos Grenadiers composta da Tao Geoghegan Hart e Geraint Thomas. Il primo sembra essere più in forma e arriva dalla vittoria del Tour of the Alps, più due tappe, e il quarto posto nella cronometro di Ortona, a 40 secondi da Evenepoel. In quell’occasione l’ha preceduto, di undici secondi, Joao Almeida (UAE Team Emirates) che potrà contare sul supporto di Jay Vine, sulla carta co-capitano, e Brandon McNulty.

Chi deve provare ad accendere la corsa fin da subito sono coloro che partono con il ruolo di outsider, da Damiano Caruso e Jack Haig della Bahrain-Victorious a da Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe) a Hugh Carthy (EF Education-EasyPost). Ma sarà una tappa cerchiata in rosso anche dagli attaccanti, in primis da Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) e Santiago Buitrago (Bharain-Victorious), in lotta fin dalle prime fasi di questo Giro per la maglia azzurra di miglior scalatore.

Giro d’Italia 2023, 7ª tappa: le città

Giro d'Italia

L’attuale città di Capua fu fondata dai Longobardi nel ’856 ad opera dei fratelli Landone e Landolfo. Entrambi erano figli di Landolfo I, ultimo conte ad aver governato l’antica Capua e che ne aveva vissuto la distruzione nell’840. Il nuovo insediamento in un’ansa del fiume Volturno, sulle rovine dell’Antico porto romano di Casilinum. Fin dalle origini si intestò l’eredità dell’antica metropoli, ormai desolata. La nuova Capua sede del grande principato longobardo fondato da Atenolfo I e che con Pandolfo I raggiunse il suo apogeo divenendo, momentaneamente, uno dei principali potentati del Mezzogiorno alto medievale. Nella nuova città si trasferì anche l’antica Diocesi di fondazione apostolica. Nella Capua longobarda nel 960d.C. si stilò il famoso Placito, prima attestazione di un volgare italiano in un documento ufficiale.

L’altopiano di Campo Imperatore si erge all’interno del massiccio Gran Sasso d’Italia raggiungendo un quota compresa tra i 1500 ed i 1900 metri, in prossimità del quale si trova la città di L’Aquila.

Il capoluogo d’Abruzzo, è un’antica città insigne per storia e per monumenti. Conobbe un periodo di straordinaria fioritura economica durante tutto il Medioevo e fino al XVI secolo, divenendo la seconda città del Regno di Napoli. A partire dal Cinquecento ospitò una sede universitaria e, sul finire del XV secolo, una delle prime tipografie a stampa