
«Mai avrei potuto pensare di disputare l’ultima stagione della mia carriera senza correre il Giro d’Italia, il mio grande Giro preferito». Comincia così la conferenza stampa della Groupama-FDJ con protagonista Thibaut Pinot, il capitano della formazione francese al Giro d’Italia 2023. Un confronto in cui ci ha svelato i suoi obiettivi nella corsa regina del Paese che ama di più. «Le mie gambe, fin dalle prime giornate, decideranno davvero le mie aspirazioni, ma la mia maggiore intenzione è quella di lottare per le vittorie tappa. Ma al tempo stesso sono consapevole di essere giunto all’ultima occasione per disputare una buona classifica al Giro. Cercherò quindi di restare in lotta per la generale il più possibile, restando attaccato alla ruota dei favoriti».
Due obiettivi, quelli di alzare le braccia al cielo almeno una volta e restare nei piani alti della classifica generale, che per Pinot possono anche combaciare. Come? Lanciandosi all’attacco da lontano, allo stesso modo in cui sono arrivati gli ultime due successi al Tour of the Alps e al Giro di Svizzera della scorsa stagione. «Attraverso le fughe credo di poter guadagnare sia all’inizio del terreno prezioso e sia recuperarlo poi se non riuscissi a stare fin da subito con i migliori nelle giornate più difficili. In entrambi casi le giornate più importanti e a cui punterò sono quelle che prevedono un finale in salita. Lì cercherò di dare del mio meglio, perché correre in bici mi diverte solo se riesco a stare in testa alla gara, a lottare nei piani alti della classifica generale. E in questo Giro voglio divertirmi».

Le possibilità di vederlo lottare sia per una vittoria di tappa che per la generale sono davvero concrete. Domenica ha chiuso il Giro di Romandia al quinto posto, a quarantuno secondi dal vincitore Adam Yates. Un ottimo piazzamento consolidato dal secondo posto nella tappa regina, quella con arrivo sul Thyon 2000, anticipato solo dal britannico della Ineos Grenadiers. «È stato un risultato è incoraggiante – ha detto Pinot a riguardo – Ho avuto davvero buone sensazioni in bici la scorsa settimana e essere in gioco per la vittoria in una gara World Tour era molto importante per arrivare bene al Giro. Mi dà tanta motivazione».
A chi vuole scavare ancora di più nelle sue ambizioni, Pinot non tira le mani avanti. «Voglio arrivare a Roma tra i primi dieci. Se farà freddo, so che sono in grado di fare ancora meglio in salita e posso probabilmente puntare anche a un posto tra i primi cinque. Non voglio pormi limiti. Per il risultato finale saranno decisive le ultime giornate di alta montagna, dove darò tutto per arrivare con una buona posizione alla cronoscalata sul Monte Lussari». Pinot non si nasconde, come non cela mai il suo amore per l’Italia. «Adoro l’Italia per tutto quello che ha da offrire. A partire dal cibo, tra pasta e pizza (ride, ndr). E poi la natura, gli animali, l’arte, la storia. Ne parlo sempre con i miei familiari, è un Paese fantastico».