Valoti: «Persico e Della Lunga hanno iniziato bene, ma adesso li aspetto sul pavé del Belgio»

Valoti
Gianluca Valoti della Colpack-Ballan in una foto d'archivio al velodromo di Grenchen per il Record dell'Ora di Ganna
Tempo di lettura: 3 minuti

Che le due settimane di ritiro spagnolo potessero aver dato una marcia in più ai suoi ragazzi, Gianluca Valoti lo immaginava. Anzi, di più: lo sapeva.

«Avevamo fatto alcuni test e i valori erano ottimi, d’altronde a Calpe ci siamo allenati bene. Però, se devo essere sincero, un inizio del genere non me lo aspettavo. Siamo la Colpack-Ballan e si parte sempre per vincere, d’accordo: ma tutti la pensano così, non siamo mica gli unici. L’obiettivo era uscire dal primo fine settimana dell’anno con almeno una vittoria, possibilmente tra San Geo e Firenze-Empoli, che erano le due gare più importanti».

E invece le avete vinte entrambe: Persico alla San Geo e Della Lunga alla Firenze-Empoli.

«Io ero alla San Geo. La corsa è andata come immaginavamo, quindi non abbiamo avuto sorprese. L’hanno portata a termine tutti e sei, a riprova dell’ottima condizione di cui gode il gruppo. Ognuno aveva un ruolo ben preciso da interpretare: Romele, ad esempio, doveva inserirsi negli eventuali tentativi del finale, ed è stato impeccabile. La sua presenza in testa ha permesso ai compagni di rifiatare».

La volata era molto adatta a Persico, che infatti la San Geo l’aveva già vinta nel 2021.

«E’ vero, ma lo scorso anno aveva commesso qualche piccolo errore che gli era costato il successo, lanciando lo sprint quando ormai Zambelli e Kingston erano irraggiungibili. Invece a questo giro era pronto e attento nelle primissime posizioni e ha vinto nettamente. La presenza di due compagni, Romele e Cretti, lo avrà sicuramente tranquillizzato».

Francesco Della Lunga vince la Firenze-Empoli 2023

Hai notato qualche cambiamento in Persico? E’ uno dei migliori Under 23 italiani ed è alla quarta stagione nella categoria.

«Lo vedo ancora più convinto e motivato del solito. Ormai ha una certa esperienza, durante l’inverno ha fatto tutto come si deve ed è consapevole che quest’annata sarà decisiva per la sua carriera. Se vuole trovare un contratto nella massima categoria dovrà dimostrare d’essere costante e competitivo ad alti livelli. Ha iniziato nel migliore dei modi, può stare sereno».

E in Toscana, in una corsa apparentemente troppo dura per le sue caratteristiche, ha vinto Della Lunga.

«La Firenze-Empoli è una classica a cui Francesco ha sempre tenuto molto, non fosse altro perché è aretino. Il finale è andato incontro alle sue caratteristiche, visto che sull’ultimo strappo delle Casette non c’è stata selezione. Se la sono giocata in cinquanta. E Della Lunga, in situazioni del genere, sa come farsi valere».

Quarta vittoria per lui tra gli Under 23. Le altre tre erano arrivate la scorsa estate tra la fine di giugno e l’inizio di luglio.

«Ha ancora margini di crescita. La base è buona, non lo scopriamo oggi: Della Lunga vinceva tra gli juniores e nel 2022 ha fatto sue due tappe del Giro del Veneto chiudendo secondo alla Popolarissima. Le sue chance le ha sempre avute, ma chiaramente più passa il tempo e più sta prendendo le misure al ruolo di capitano. Per lui vale lo stesso discorso di Persico: entrambi alla quarta stagione tra i dilettanti, non devono lasciare niente d’intentato».

Romele
Alessandro Romele con il nuovo kit 2023 della Colpack-Ballan (foto: Rodella)

Anche nel 2022 il vostro gruppo dei velocisti aveva cominciato benissimo, salvo poi attraversare più di un momento complicato. Come si fanno andare d’accordo corridori talentuosi e simili?

«Nella passata stagione avevamo anche Gomez, quindi un altro sprinter ancora. Sinceramente non vedo controindicazioni nell’avere a disposizione più corridori forti, anche se vicini nelle caratteristiche. Ci sarà sempre chiarezza nei ruoli e ognuno avrà le proprie possibilità. Dovranno essere bravi loro a rispettare i primi e ad approfittare delle seconde».

A proposito di occasioni, a marzo correrete parecchio all’estero.

«Sì. Intanto mercoledì c’è il Laigueglia. Poi andremo in Croazia e soprattutto in Belgio. Un anno fa nella Youngster Coast Challenge chiudemmo al terzo posto con Persico e al quarto con Gomez, è normale che vogliamo riprovarci. Dopodiché, a fine mese, parteciperemo alla Gand-Wevelgem. Ai passisti veloci e agli uomini da classiche non mancheranno le sfide: oltre a Persico e a Della Lunga mi vengono in mente anche Romele e Quaranta».

Un bell’assaggio di Nord, per capire a che punto sono e fino a dove possono arrivare.

«Finché ci sarà possibile proveremo a portare i corridori a fare esperienze di questo tipo. Resistere nelle gare del Nord e sapersi districare su certi percorsi vuol dire essere dei corridori. E’ un’esperienza che chi vuole ambire al professionismo deve avere nel proprio bagaglio. A Persico e Della Lunga lo abbiamo già detto: oggi il velocista puro non esiste più, la completezza e la capacità di rimanere a galla sulle salite, nei ventagli o sul pavé sono due requisiti imprescindibili. Prima i ragazzi lo capiscono e meglio è».