Asgreen vuole riscattarsi dopo un anno difficile: «Nei finali di corsa sono pericoloso, posso battere anche van Aert e van der Poel»

Kasper Asgreen in fuga alla Tirreno-Adriatico del 2021 (foto: Marco Alpozzi/LaPresse)
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Kasper Asgreen è da anni una delle pedine più importanti sullo scacchiere della Soudal Quick-Step. Dopo un grande 2021 dove spicca la vittoria al Giro delle Fiandre, la scorsa stagione non è stata positiva per il corridore danese. Nonostante un bel terzo posto alla Strade Bianche e un sesto posto all’Amstel Gold Race, Asgreen ha dovuto concludere in anticipo e senza una vittoria il suo 2022. La sua ultima comparsa in gara è stata nell’ottava tappa del Tour de France. Il giorno dopo si è ritirato a causa dei postumi di una brutta caduta subita al Giro di Svizzera. Il 27enne di Kolding ha voluto essere a tutti i costi al via della Grande Boucle partita da casa a Copenaghen, ma alla fine ha dovuto arrendersi. Dolori fisici, ma soprattutto un senso di stanchezza che l’ha tormentato fino in autunno, come ha raccontato alla testata olandese In de Leiderstrui: «Dopo la caduta in Svizzera il mio corpo era a pezzi. Il Tour si è rivelata quindi una gara troppo dura per riprendermi e tornare a pedalare ad alto livello. Così insieme ai dolori, si è accumulato tanto stress che alla fine mi ha messo al tappeto. Ho cercato di recuperare per partecipare al Mondiale, ma è stato un lavoro invano e con il senno di poi un errore. Poi ho deciso di prendermi un lungo riposo».

Asgreen non ha toccato la bici per un mese. Poi a novembre ha iniziato la preparazione invernale, durante la quale si è concentrato maggiormente, rispetto agli scorsi anni, su un aspetto che potrebbe tornargli molto utile. «Mi sono allenato più del solito sullo sprint. Voglio migliorare la mia esplosività nei finali in volata e spero di raccogliere i frutti di questo lavoro». Lui che allo sprint battè Mathieu van der Poel per conquistare la sua prima Monumento in carriera. Affinare lo sprint è un lavoro in linea con i suoi obiettivi della nuova stagione, nella quale debutterà questo fine settimana con le corse della Challenge Mallorca. «Quest’anno voglio dimostrare ancora di essere un corridore che sa vincere. L’intenzione è quella di completare l’intera campagna del Nord nel miglior modo possibile. Ho sempre pensato che puntare su poche gare non sia la strategia migliore».

Asgreen alza le mani quando gli viene chiesto di confrontare le sue qualità con quelle di Wout van Aert e Mathieu van der Poel, ma rimane modesto fino ad un certo punto. «È quasi impossibile paragonarti a quei due. Sono quasi sempre a giocarsi la vittoria ogni volta che partecipano ad una corsa. Sono molto più costanti di me, me se nel finale di una gara dovessi trovarmi insieme a entrambi, penso di poterli battere».