TOUR DOWN UNDER 2023 / Le pagelle: Vine il più forte, Matthews non molla mai, Bettiol miglior italiano

Jay Vine vince la classifica generale del Tour Down Under 2023
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E quindi, con la vittoria di Simon Yates sul Mount Lofty, è andato in archivio il Tour Down Under 2023.

La classifica generale se l’è aggiudicata Jay Vine, ma sono tanti i corridori che nel corso della settimana hanno fatto parlare di sé.

Jay Vine (Uae Emirates): 9 – Con la vittoria nella prova a cronometro dei campionati australiani aveva lasciato intuire che sarebbe stato uno dei protagonisti del Tour Down Under. Supportato da una squadra forte e dedita alla causa, Vine non ha sbagliato un colpo: migliore degli scalatori nel prologo, secondo a Victor Harbor, terzo a Campbelltown e ancora secondo sul Lofty. Gli è mancata soltanto una vittoria di tappa, ma al Giro andrà tenuto in considerazione anche per la classifica generale.

Simon Yates (Jayco-AlUla): 8 – Alla fine Yates una tappa l’ha vinta, battendo proprio Vine, ma in classifica generale ha dovuto accontentarsi di un comunque brillante secondo posto dopo il risultato nel prologo compromesso dalla pioggia. Il valore del corridore non lo scopriamo certo oggi, resta da capire se al Tour punterà alla classifica o alla maglia a pois.

Pello Bilbao trionfa nella terza tappa del Tour Down Under 2023

Pello Bilbao (Bahrain-Victorious): 7,5 – Lo scalatore basco è una garanzia. Arrivato ormai alle porte dei 33 anni (li compirà il 25 febbraio), Bilbao se non vince quantomeno si piazza. Al Tour Down Under gli sono riuscite entrambe le cose: ha battuto Yates a Campbelltown e ha chiuso al terzo posto della generale. Il coronamento della sua carriera sarebbe il podio in una grande corsa a tappe.

Matthews

Michael Matthews (Jayco-AlUla): 7 – Non ha vinto tappe, anche per colpa non sua, ma la sua proverbiale costanza gli ha permesso di primeggiare nella classifica a punti. Era l’uomo di classifica della Jayco, ma il tempo perso verso Victor Harbor gli è costato carissimo. Terzo a Tanunda, quarto a Campbelltown, sesto a Willunga: non molla mai, lascia sulla strada tutto quello che ha e per questo merita sempre l’onore delle armi.

Geraint Thomas (Ineos-Grenadiers): 5 – Thomas non si è praticamente mai visto coi migliori, ma in compenso ha dato una mano ai suoi compagni nel difendere la maglia bianca e il quarto posto finale di Sheffield. Qualche problema fisico lo aveva rallentato prima della corsa australiana, alla quale comunque non partiva per vincere. Al suo obiettivo, il Giro, c’è ancora tempo, ma la sua stagione comincia in sordina.

Bettiol
Alberto Bettiol al Tour Down Under 2023

Alberto Bettiol (Ef Education-EasyPost): 6 – È la media tra la prestazione fornita (8) e lo spiacevole gesto di cui è stato protagonista (4). Era il terzo giorno di corsa dell’anno e non poteva sperare che le telecamere non andassero ad inquadrarlo: era il leader della corsa e i crampi lo stavano facendo ammattire. Però bisogna dire che mai prima Bettiol era stato autore di gesti del genere: non esistono precedenti. Atleticamente parlando, il toscano ha brillato: vittoria fortunata ma meritata nel prologo e secondo posto a Willunga dietro ad un Coquard sontuoso, e chissà dove sarebbe potuto arrivare Bettiol senza il contatto col corridore della Trek. Se i problemi fisici fossero davvero alle spalle, ha davanti a sé almeno tre stagioni di assoluto livello.

Caleb Ewan (Selezione Australiana): 6 – Per uno abituato al successo come lui, non aver esultato al Down Under può essere considerato un fallimento. Ma non si può non notare che correva con dei compagni, quelli della selezione australiana, che non avevano l’esperienza dei suoi abituali colleghi della Lotto. E comunque Ewan ha primeggiato nel criterium della Schwalbe Classic (volata vera, ha battuto Meeus, Groves e Bauhaus), finendo secondo a Tanunda, sesto a Victor Harbor e decimo a Willunga. Per cominciare l’anno ci può stare.

Gianni Moscon alla partenda della terza tappa del Tour Down Under 2023

Gianni Moscon (Astana): senza voto – Sarebbe stato bello poter dare una valutazione al trentino, ma purtroppo si è fratturato una clavicola cadendo a 35 chilometri dall’arrivo della terza tappa. Dovrà stare fermo qualche settimana, sperando che la preparazione per le classiche non risulti del tutto compromessa. Non ci voleva, specialmente dopo la terribile stagione passata.

Gli altri – Bravo Bauhaus, che trionfa a Tanunda e dimostra di essere uno degli outsider delle volate di gruppo. Bello anche il successo di Dennis a Victor Harbor, peccato non averlo visto lottare coi migliori della generale nei giorni successivi.

Bryan Coquard
Bryan Coquard vince la quarta tappa del Tour Down Under 2023, ottenendno così la sua prima vittoria della carriera nel World Tour

Brillante come non si vedeva da anni Coquard, che trionfa nettamente a Willunga e chiude al decimo posto della generale. Tra i giovani, Sheffield chiude quarto in classifica sfoggiando una solidità notevole, mentre Tiberi è ottavo: finalmente un piazzamento di prestigio per il corridore laziale, frutto del settimo posto a Campbelltown e del quarto sul Mount Lofty.

Covi, quarto a Tanunda alle spalle dei velocisti, ha dovuto lavorare per Vine e lo ha fatto comunque bene: la realtà è che per trovare spazio con continuità in una formazione con la Uae bisogna essere parecchio forti e forse è esagerato aspettarsi che gliela diano soltanto perché giovane, talentuoso e italiano. Sotto le aspettative la prova di Hindley, uno dei grandi nomi della vigilia: sedicesimo, seppur quinto a Victor Harbor e sesto sul Lofty.