Morte Rebellin / La moglie racconta la loro storia: «Fu un colpo di fulmine. Rimasi incinta ma persi il bambino»

Fanfan Antonini e Davide Rebellin
Davide Rebellin insieme a sua moglie Fanfan Antonini (foto: Antonini, Facebook)
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A due settimane dalla morte di Rebellin, ucciso il 30 novembre, Fanfan Antonini si racconta all’inviato del settimanale «Oggi» in un bar della sua Montecarlo. Una lunga intervista, in cui la donna, 45 anni, racconta la sua storia d’amore con il campione italiano. Si erano conosciuti proprio nel Principato, dieci anni fa. «Ci incrociavamo tutti i giorni in bici, poi un giorno si è girato, è tornato indietro e mi ha chiesto come mi chiamassi». Fanfan lo definisce il classico colpo di fulmine, «sentivo che era la mia vita». Due anni dopo, il matrimonio. Rebellin era già stato sposato una volta, con Selina Martinello, di Galliera Veneta, che per anni era stata anche la sua procuratrice ed era finita indagata assieme a lui nella maxi-inchiesta che coinvolse all’inizio degli anni Duemila 21 professionisti, rinviati a giudizio per frode sportiva, ricettazione e uso di sostanze dopanti.

Dopo tre anni di processo, a settembre del 2005 Rebellin era stato assolto con formula piena dal giudice di Este (Padova) dall’accusa di doping che pendeva sulla sua testa dal 2001, quando gli era stato imputato di essersi rifornito di sostanze dopanti dal dottor Lazzaro.
Anche la seconda causa in cui si trovò invischiato Rebellin vedeva coinvolta la prima moglie, da cui nel frattempo si era separato. Davanti al giudice (era accusato di evasione fiscale), Rebellin testimoniò che era sempre stata Selina a gestire i suoi guadagni con l’aiuto di un commercialista. Il divorzio era stato burrascoso. L’Agenzia delle entrate gli chiedeva quasi 7 milioni di euro per una presunta evasione fiscale. In primo grado fu assolto, ma in appello era andata diversamente. «Da quando l’ho conosciuto – racconta Françoise a «Oggi» – ci sono sempre stati problemi, cause, avvocati. Tutto era ingiusto, e sottolineo ingiusto». Fanfan racconta anche di essere rimasta incinta subito dopo il matrimonio, «ma poi la gravidanza si è interrotta. L’avevamo detto a tutti, ma quando siamo andati insieme a fare l’ecografia, due giorni dopo, la ginecologa ci ha detto che il cuore del bebè si era fermato. E penso davvero che sia stato per tutte le preoccupazioni che avevamo. È stato un colpo duro, ma l’abbiamo accettato».