Pirrone correrà nella Israel Premier Tech: «Voglio ritrovare l’Elena del passato»

Pirrone
Elena Pirrone, 23 anni, vive a Pineta di Laives, in provincia di Bolzano. Dal 2018 corre tra le elite
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Ricordate la doppietta di Elena Pirrone ai mondiali juniores di Bergen del 2017? Prima l’oro a cronometro davanti ad Alessia Vigilia, poi l’iride della prova in linea conquistato dopo una fuga di 26 chilometri. Accanto a lei sul terzo gradino del podio, Letizia Paternoster, l’amica di tante sfide, cominciate quando avevano sei anni e dopo le gare (tutte e due sono trentine), giocavano insieme come tutte le bambine della loro età.

Elena a febbraio compirà 24 anni e in queste sue prime cinque stagioni tra le elite un suo squillo è mancato. La prima ad esserne consapevole è lei, che dopo due anni all’Astana e tre alla Valcar ha deciso di cambiare. Nel 2023 vestirà la maglia della nuova formazione WorldTour Israel Premier Tech Roland.

«Avevo bisogno di nuovi stimoli – spiega Elena che abbiamo raggiunto a Girona, in Spagna, durante il primo ritiro con le nuove compagne – Sebbene alla Valcar io mi sia trovata sempre molto bene, avevo bisogno di questo cambiamento. Ho voglia di ripartire da zero, di tornare ai miei livelli, perché vengo da un lungo periodo difficile, un percorso da montagne russe, in cui c’era sempre qualcosa che mi bloccava, che mi fermava, che non andava per il verso giusto».

Basta la stagione appena archiviata. Nove ritiri su 45 giorni di gara sono tanti, ma nel finale si è accesa una luce

«Prima sono rimasta ferma due settimane per una caduta in cui mi sono fatta male alla caviglia – ricorda la trentina – poi ho avuto un altro stop per un’infiammazione al ginocchio. Tra Giro e Tour praticamente non ho corso e quando sono tornata in gruppo non è stato facile riprendere il ritmo gara. Nonostante tutto la stagione è andata in crescendo e sono contentissima del settimo posto alla Tre Valli Varesine (vinta da Elisa Longo Borghini con Elisa Balsamo quarta, ndr) perché sebbene fosse una gara corta è stata dura dall’inizio alla fine e io ero lì davanti con le migliori. Questo mi dà molta motivazione e mi fa ben sperare per il prossimo anno: vuol dire che mi manca poco».

Pirrone ripartirà a gennaio dall’Australia, macinando chilometri al caldo per costruire un buon fondo.

«Io di solito faccio fatica a inizio stagione e comincio a carburare dal campionato italiano in poi. L’obiettivo è quello di trovare la condizione più che la ricerca del risultato che, chiaro, se venisse non potrebbe che farmi piacere… D’altronde in quel periodo uscire a casa mia è improponibile. Adesso invece sto allenando la forza sia in palestra che in bici».

A quali corse punterà la trentina? Lei si dice più portata verso le gare di un giorno, preferibilmente impegnative.

«Ma non quelle rese dure dalle salite – tiene a specificare – mi riferisco alle gare in cui bisogna stare all’aria, come la Strade Bianche per esempio, dove nel 2019, la prima volta in cui l’ho fatta, mi sono piazzata 39ª e per me era un buon risultato. Per quanto riguarda i grandi giri ancora mi manca qualcosa, ho bisogno di più maturazione ma questo non vuol dire che non li debba fare».

Il suo riferimento, da bambina come tifosa e adesso in gruppo, è sempre stata Elisa Longo Borghini.

«Tecnicamente penso di avere le stesse caratteristiche di Elisa, ho tantissima stima per lei, tra l’altro siamo anche nello stesso corpo, la Polizia e ogni volta che ci vediamo mi dà sempre consigli. Anche io per vincere dovrei cercare di arrivare da sola, forse sono leggermente più veloce di Elisa e in un gruppetto ristretto potrei dire la mia».

Se c’è una specialità che invece difficilmente ha tradito Elena, quella è la cronometro. Al primo anno tra le elite ha sfiorato il podio al campionato italiano, mentre per due volte è salita su quello degli europei under 23: terza nel 2019 e terza a Trento nel 2021 nella gara vinta dall’altra azzurra Guazzini.

«La crono è sempre stata il mio punto di forza, mi ritengo una specialista anche se ho molto da migliorare soprattutto sulla posizione, ma è una disciplina per la quale sono portata e che non ho mai voluto abbandonare, anzi spero di tornare presto a livelli più alti».

Elena è pronta per la stagione della svolta. La determinazione c’è, e la testardaggine, che è un suo marchio di fabbrica, anche.

«In questi anni, nonostante i tanti momenti “down”, quando vorresti andare ma non ci riesci e questo ti butta giù, mentalmente ho sempre trovato la forza per risollevarmi. Io sono consapevole di quello che ero, ho fatto fatica a recuperare quella Elena, ma so che c’è e ho voglia di ritrovarla. So di poterlo fare ed è questo che mi spinge a guardare avanti con fiducia».