Marion Rousse: «Il Tour de France Femmes crescerà ogni anno di più. Aspin e Tourmalet faranno la storia della corsa»

Tour de France
Christian Prudhomme e Marion Rousse alla presentazione del percorso del Tour de France 2021 (foto A.S.O./FabienBoukla)
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Insieme al Tour de France degli uomini è stata presentata anche l’edizione femminile del 2023, che ha come obiettivo quello di proseguire sull’onda del successo di quest’anno. Esplorare nuovi territori, inserire le salite mitiche e crescere dal punto di vista mediatico, sono solo alcuni dei traguardi che si è messa la direttrice di corsa Marion Rousse.

«Non vi sarà sfuggito che quest’anno andremo sui Pirenei, con il Col d’Aspin e il Tourmalet a fare la storia del Tour de France Femmes – ha detto la Rousse a CyclingNews – Volevamo disegnare un percorso equilibrato che rispettasse tutti i tipi di atlete. E infatti ce n’è per tutti i gusti».

Proseguirà anche nel 2023 il rapporto tra edizione maschile e femminile, con le tappe che si sovrapporranno. «Vogliamo continuare con questo collegamento. Quando il Tour è finito quest’anno, gli spettatori hanno avuto le donne come “quarta settimana“. La prossima stagione sarà il contrario: Le Markstein ha chiuso nel 2022 la corsa femminile mentre nel 2023 sarà fondamentale nella sfida alla maglia gialla nella corsa maschile».

Ma cosa vuole raggiungere la Rousse nel futuro? «Per ora sono otto giorni di corsa e questo è il formato ideale per squadre e atlete. Il ciclismo femminile è cresciuto molto a livello World Tour e ha bisogno di progredire anche a livello Continental. Gli sponsor inizieranno a portare più soldi e noi dobbiamo reinvestirli, rafforzando la corsa».