Cancellara lancia la sua Tudor Pro Cycling: «Facciamo sul serio e punteremo a partecipare alle grandi corse»

Fabian Cancellara in una foto d'archivio
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L’organico completo della Tudor Pro Cycling non è stato ancora annunciato e la licenza Professional deve ancora essere ufficializzata, ma la recente aggiunta di Ricardo Scheidecker allo staff è sinonimo di alte ambizioni del progetto guidato da Fabian Cancellara. Scheidecker, dal 2017 alla scorsa stagione, era un direttore sportivo della Quick-Step, dopo esserlo stato in passato con la Tinkoff e la Leopard-Trek. Considerato come uno degli artefici degli ultimi successi della squadra belga, a partire dal trionfo di Remco Evenepoel alla Vuelta di Spagna, Scheidecker ha lavorato con Cancellara alla Trek, quando lo svizzero era un corridore, e ora la raggiunge da general manager. Un innesto di qualità per la Tudor che fa le cose in grande. «Non faccio mai qualcosa di poco serio, altrimenti rimango a casa, vado in spiaggia e mi diverto con la mia famiglia. Se faccio qualcosa, voglio farlo in modo corretto e professionale» ha detto Cancellara a Cyclingnews.

La squadra ha iniziato come Swiss Racing Academy nel 2019 e il primo contatto con Cancellara c’è stato nel ruolo di collaboratore tecnico (l’equivalente di Vincenzo Nibali attualmente con la Q36.5), ma ad aprile di quest’anno – alla vigilia del Tour de Romandie – ne è diventato il proprietario, con gli orologi Tudor entrati nel progetto come sponsor principale. L’obiettivo dichiarato in quel momento fu quello di registrarsi come Professional nel 2023 e guadagnare inviti alle corse più prestigiose entro il 2024. Obiettivi che si stanno realizzando. «La nostra prima ambizione è quella di avere una buona struttura» ha affermato Cancellara. «L’importante è creare questa struttura e le fondamenta sono le persone che già abbiamo. I corridori andranno e verranno, sfortunatamente questa è la realtà, ma siamo sulla strada giusta per crescere e il ciclismo richiede pazienza. Ora siamo pronti per diventare una Professional: sono molto entusiasta».

La Tudor, che correrà su bici BMC, è probabile che continuerà a puntare sui giovani. Tra i nomi già ufficializzati c’è il campione svizzero in carica Robin Froidevaux, che è passato dalla pista alla strada solo dopo le Olimpiadi di Tokyo. Il 24enne ha subito diversi infortuni nelle ultime stagioni, ma ha concluso il 2022 con una vittoria alla Serenissima Gravel. Oltre a Froidevaux è sicura la presenza del giovane talento olandese Maikel Zijlaard, mentre le indiscrezioni prevedono l’arrivo di Alexander Kamp dalla Trek-Segafredo e di Matthew Holmes dalla Lotto Soudal, oltre a quello di almeno un corridore svizzero dal World Tour. «Stefan Bissegger era in questa squadra in passato e anche Mauro Schmid è arrivato al World Tour attraverso questa formazione. I corridori svizzeri vorranno unirsi a noi? Spero di sì e che un giorno saranno loro a contattarci» ha proseguito Cancellara, che non fa leva sulla immagine ma su quella del gruppo. «Non sono il regista, non sono il sovrano, non sono il capo maestro di questo gruppo. Non sono Lefevere, Bjarne Riis o Jonathan Vaughters. Sono un’aggiunta, ma ho delle brave persone intorno a me. La squadra non sono “io”, ma siamo “noi”».