Enervit, l’integrazione nel ciclismo: i consigli della campionessa del mondo Gaia Tormena 

Tormena
Gaia Tormena con borraccia Enervit durante un allenamento
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Quante volte negli ultimi anni abbiamo sentito parlare di “evoluzione” nel mondo del ciclismo? Decine, centinaia. I progressi tecnologici hanno alleggerito e reso più performanti le biciclette, migliorato la qualità dell’abbigliamento, ottimizzato l’allenamento e la resa in gara. Tutto si è spinto verso l’alto, ma molto spesso si tende a ignorare un aspetto molto importante nella cura dell’atleta e della sua performance: l’integrazione e l’alimentazione. Chi ormai da diversi anni si occupa di stare al fianco dei ciclisti (e non solo) è Enervit, azienda leader del settore dell’integrazione, che ha accompagnato negli anni fuoriclasse come Miguel Indurain, tanto per nominarne uno. Enervit però guarda anche alle discipline più moderne, quelle che attirano i più giovani e sono rese spettacolari da percorsi e biciclette uniche nel loro genere. Ecco perché la pluricampionessa mondiale ed europea dell’Eliminator Gaia Tormena si affida ai prodotti Enervit per la sua integrazione.

Proprio con la giovane biker abbiamo voluto soffermarci su questo importante aspetto della vita di uno sportivo, cercando di capire perché è così importante e come si cura. Qualche domanda e risposta che gli appassionati di Mountain Bike e di ciclismo non possono assolutamente perdere.

La vittoria di Gaia Tormena a Parigi in maglia di campionessa iridato in Coppa del Mondo di Xc Eliminator (foto: Marc Besancenot)

Gaia, come curi l’aspetto dell’integrazione? 

«Innanzitutto bisogna differenziare l’inverno dall’estate. Chiaramente il periodo della stagione più intenso, ovvero quello con le gare, richiede un’attenzione diversa rispetto a quando siamo nel periodo di riposo o di costruzione della forma. Fatta questa importante premessa posso dire che l’inverno utilizzo prodotti con una componente proteica più alta».

E durante la stagione?

«Durante la stagione si guarda più all’intensità e meno alla resistenza, quindi i gel tornano molto più utili per l’attività. Sono piccole differenze che però possono davvero incidere sulla prestazione: fare una buona preparazione condiziona in positivo tutta la stagione».

Vieni seguita da qualche esperta dell’Equipe Enervit?

«Non quotidianamente, ma Elena Casiraghi, esperta in nutrizione e integrazione sportiva che fa parte dell’Equipe Enervit, mi è molto vicina. Con lei parlo spesso e mi faccio consigliare sui prodotti da utilizzare, quando e come assumerli. È sempre importante farsi aiutare da chi ne sa di più».

Quali sono le differenze tra l’integrazione in allenamento e in gara?

«In allenamento l’integrazione è più ridotta. Si utilizzano meno prodotti per non abituare troppo il corpo, così che quando siamo in gara si possa avere veramente una spinta extra. In gara invece dipende molto dalla disciplina…»

Ovvero?

«Durante l’Eliminator per esempio utilizzo una borraccia d’acqua con Enervit Isocarb 2:1, mentre i gel li gestisco a seconda di come sto dopo le primissime prove. Assumo poi un Isotonic Gel prima dei quarti e un gel classico prima della semifinale. L’Enduro invece è una disciplina più dura, perché sei in sella alla bicicletta anche cinque o sei ore. In partenza ho una borraccia con i sali minerali, che però finisce presto come al campionato italiano. Poi durante la gara utilizzo le barrette Performance, un po’ alla volta, a piccoli morsi ma frequenti. Un Isotonic Gel a metà gara e prima del finale un prodotto con caffeina».

Che consigli ti senti di dare a chi si avvicina per la prima volta alle tue discipline?

«Reputo l’Eliminator una disciplina dinamica, spettacolare e molto attraente per i ragazzi e le ragazze più giovani. Quello che posso consigliare è di non aver mai paura di buttarsi. Sono esperienze formative che ti aprono la mente e ti fanno veramente divertire. Se si ha la passione non bisogna mai tirarsi indietro».