Vuelta di Spagna 2022, Tiberi: «L’ultima salita era davvero dura e non ho retto il ritmo dei migliori. Ma le sensazioni migliorano giorno dopo giorno»

Tiberi
Antonio Tiberi in maglia Trek-Segafredo, squadra con cui è passato professionista nel 2021
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Antonio Tiberi è uno dei prospetti italiani più interessanti e la Vuelta di Spagna 2022 è il suo primo grande Giro. Tre settimane con l’obiettivo di fare tanta esperienza mettendosi anche alla prova. Infatti oggi per la seconda volta nella quindicesima tappa con arrivo a Sierra Nevada ha centrato la fuga in una tappa di montagna. Cosa mai scontata per un debuttante. «Oggi è stata dura andare in fuga, visto che in molti ambivano a farlo e il gruppo viaggiava ad alta velocità. C’era nervosismo, anche a causa dei continui saliscendi. Poi ci sono riuscito insieme a Pedersen e all’inizio ho lavorato anche per lui che era lì a caccia dei punti per la maglia verde. Al suo fianco mi sono sentito più sicuro, è un gran corridore e in squadra puntiamo a vincere ancora una tappa con Mads».

Nel post-tappa Tiberi ha infatti approfittato, prima di passare a parlare della sua prestazione, per sottolineare quanto sia importante per lui lavorare per i compagni al fine di assumere maggiore fiducia e consapevolezza. «Sono in squadra con corridori che hanno molta esperienza e cerco di imparare il più possibile da loro in questi giorni. È una grande occasione e devo sfruttarla al meglio».

Ma nella seconda metà di tappa si è giocato le sue carte: «Alla partenza le sensazioni erano buone. L’ultima salita era davvero dura, ho cercato di fare del mio meglio ma le gambe non ce l’hanno fatto a reggere il ritmo dei migliori. L’aspetto positivo è che mi sento meglio giorno dopo giorno. Questo mi permette di essere fiducioso per l’ultima settimana». Però prima di staccarsi sull’ultima ascesa di giornata se l’è vista brutta nella discesa precedente (qui il video): «Ho impostato troppo male una curva. Fortunatamente sono riuscito a salvarmi e non cadere, nonostante sia finito fuoristrada. E pensare che conoscevo questa discesa perché lo scorso anno ho svolto il training camp proprio a Sierra Nevada». Ora può sorridere, ma ha fatto rabbrividire tutti in quegli istanti. Adesso Tiberi si avvia verso una terza settimana in crescendo.