Alaphilippe, una stagione disastrosa può cambiare da Leuven: «Mi stanco subito e non sono brillante in allenamento»

Alaphilippe vince la prima tappa del Giro di Vallonia
La vittoria di Alaphilippe nella prima tappa del Giro di Vallonia (foto: Quick Step Alpha Vinyl/ Luc Claessen/Getty Images)
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Scatto in salita, meno sui pedali come un dannato e vediamo se riuscite a starmi a ruota, oppure a riprendermi. Julian Alaphilippe è stato un cognome su cui costruire titoli di giornale, una faccia buona per le copertine, un’intensità di corsa ineguagliabile con attacchi talvolta pazzoidi ma pur sempre garanzia di spettacolo. E gli altri corridori ridotti a figurine sfuocate e rassegnate sullo sfondo. Sullo sfondo del mondo come nelle ultime due edizioni di Imola e Leuven. Finora però il 2022 del “Moschettiere” francese si è rivelato disastroso e proprio dalla città delle Fiandre che gli ha regalato il secondo iride della sua carriera un anno fa, Lulù riparte per ritrovarsi. Non è brillante in allenamento, si stanca subito e alla Vuelta, comunque vada ci andrà per aiutare Remco Evenepoel.

Alaphilippe torna a Leuven, teatro del suo secondo mondiale: «Mi stanco subito e non sono brillante in allenamento»

Intervistato da Het Nieuwsblad, il campione del mondo in carica che sia in Italia nel 2020, sia in Belgio nel 2021 ha letteralmente stracciato la concorrenza arrivando in completa solitudine sul traguardo, mette in forte dubbio la possibilità di vincere la terza maglia arcobaleno consecutiva (l’unico a riuscirsi è stato Peter Sagan con il tris Richmond 2015, Doha 2016 e Bergen 2017): «Leuven sarà per sempre un posto speciale per me dove ho trionfato in un’atmosfera speciale. Ci tornerò quindi con grande piacere. Dopo il ritiro forzato al Tour de Vallonia, a seguito di un test Covid positivo, non ho potuto fare allenamento per una settimana. Ho ripreso di nuovo da qualche giorno, ma mi stanco ancora velocemente».

A proposito del Covid, Julian Alaphilippe ha spiegato: «I sintomi sono scomparsi, ma gli allenamenti che ho completato nel frattempo sono stati tutt’altro che brillanti. Mi sono allenato principalmente per la resistenza e quasi mai sull’intensità e sui cambi di ritmo. Questa è la vita. Da campione del mondo vorrei correre sempre, ma quest’anno non sono stato in grado di farlo».

Sul suo ruolo alla Vuelta e sulle aspettative risposte in Remco Evenepoel precisa: «Come tutti, sono rimasto colpito dalla sua prestazione alla Clasica di San Sebastian. Questo è un bene per lui e un bene per la squadra che andrà alla Vuelta. Farò parte di un gruppo che ruoterà attorno a Remco in Spagna, ma non credo di essere il migliore. Eppure non mi manca la motivazione per mettermi al servizio della squadra».