Tour de France 2022 / Le pagelle della 19ª tappa: Laporte intelligente, da 10! Dainese tra i grandissimi e Pogacar non si arrende mai

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Cristophe Laporte esulta sul traguardo della diciannovesima tappa del Tour de France 2022 (foto: ©A.S.O. / Charly Lopez)
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Doveva essere una giornata tranquilla, ma al Tour de France tappe di trasferimento non ne esistono. Una fuga di qualità ha costretto il gruppo a viaggiare ad altissime velocità, poi il finale movimentato sul traguardo di Cahors dove addirittura si è creato un buco tra Pogacar e Vingegaard. Che dire, è forse uno dei Tour più belli degli ultimi anni? Intanto ecco a voi le pagelle della 19ª tappa.

Christophe Laporte: 10 – Un aggettivo per descrivere Laporte? Intelligente. Il francese della Jumbo-Visma, anche grazie all’aiuto dei suoi compagni di squadra, fa tutto alla perfezione: prima saltando sulle ruote dei fuggitivi, poi lanciando lo sprint ai cinquecento metri. Ha saputo approfittare della scarsa organizzazione del gruppo per alzare le braccia al cielo per la prima volta al Tour de France e regalare al suo paese il primo successo in questa edizione della corsa.

Jasper Philipsen: 8 – Più di questo non poteva fare. I suoi compagni hanno lavorato tantissimo per chiudere sugli attaccanti e nel finale si è ritrovato forse da solo. Ha provato a rientrare su Laporte, ma il francese era davvero troppo lontano. Dimostra comunque di essere al momento il velocista più in forma in assoluto.

Alberto Dainese: 8 – Incredibile. Dopo averlo piacevolmente scoperto tra i migliori al Giro d’Italia, il velocista del team Dsm si ritrova nuovamente lì davanti a lottare per una vittoria al Tour de France. Volata di potenza del corridore di Abano Terme che, siamo sicuri, ci regalerà parecchie soddisfazioni in futuro.

Wout Van Aert: 9 – Non capita tutti i giorni di avere un campione come Van Aert che lascia al suo compagno la possibilità di vincere una tappa al Tour de France. E oltre a lasciargli la possibilità si mette anche a tirare per ricucire sugli attaccanti. Maglia verde, due vittorie di tappa e tanto, ma veramente tanto cuore.

I fuggitivi: 8 – Applauso a Matej Mohoric, Mikkel Honoré, Taco Van der Hoorn e Quinn Simmons che hanno animato una tappa sulla carta “noiosa”, ma che alla fine si è rivelata più intensa del previsto. Ma ancora Fred Wright, Jasper Stuyven e Alexis Gougeard che hanno rilanciato l’azione quando i quattro sono stati ripresi. Due fughe ricche di nomi grossi e che hanno tenuto sull’attenti il gruppo dal primo all’ultimo chilometro.

Peter Sagan: 5 – Ha spremuto i suoi per tutto il giorno, ma nel finale non si è visto. Peccato, questi erano i suoi arrivi fino a qualche anno fa. Speriamo di rivederlo presto al meglio…

Tadej Pogacar: 7 – Tutti abbiamo sorriso quando lo abbiamo visto provare un attacco in pianura per sorprendere la maglia gialla. Prontamente stoppato da Van Aert e la Jumbo-Visma, lo sloveno non ha alcuna intenzione di mollare fino al traguardo di Parigi. E intanto nel movimentato finale ha guadagnato anche cinque secondi su Vingegaard sfruttando un buco. Chissà domani come andrà la cronometro, assisteremo a un altro colpo di scena?