Tour de France 2022 / 11° deTOUR, dalle Alpi a Hollywood passando per Parigi: la favola di Balmain

TOUR DE FRANCE / 11° deTOUR: dalle Alpi a Hollywood passando per Parigi: la favola di Balmain
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deTOUR, deviazione: è quel momento prezioso che interrompe il tempo di un viaggio, costringendoci a uscire dalla strada segnata sulle mappe (o sul Garibaldi). Quando fai una deviazione ti si apre un mondo di possibilità. Vi invitiamo a seguirci, a venire con noi ogni giorno, per tutte e 21 le tappe di questo Tour de France 2022.

Chilometro 94, San Giovanni di Moriana. Saint-Jean-de-Maurienne adesso: fu ceduta alla Francia con il resto della Savoia nel 1859. Cinquantacinque anni dopo, il 18 maggio 1914, a Saint-Jean viene al mondo Pierre Alexandre Claudius Balmain. Suo padre ha una sartoria, sua madre è commessa in una boutique di vestiti. Pierre va via per studiare architettura all’accademia di belle arti, ma non traderà mai la storia di famiglia: semplicemente capisce che in un abito l’importante è la struttura, e bisogna cercare l’essenziale, senza aggiungere nulla. «La sartoria è l’architettura del movimento», ama dire. 

Tour de France 2022, deTOUR n° 11: la favola di Pierre Alexandre Claudius Balmain: l’autore degli abiti delle star da Grace Kelly a Mae West

Lascia gli studi prima del tempo, e comincia a lavorare per le case di moda: da Molyneux prima, poi da Lucien Lelong, dove conosce Christian Dior. Insieme lanciano le gonne ampie con la vita stretta. La guerra mette in pausa i suoi sogni, assieme a molto altro, ma Balmain riesce a tornare. Nel 1945, con l’aiuto della madre, apre il primo negozio con il suo marchio a Parigi, al numero 44 di rue François I. Quasi per caso alcune giovani attrici si accorgono di quella piccola boutique di sogno. Balmain inventa moda, e diventa di moda: si veste da lui la Duchessa di Kent, ma anche Helena Rubinstein, che fonderà una casa cosmetica a New York e, insieme con l’affascinante attrice Simone Simon, porterà gli abiti di Balmain a Hollywood. E Ann, la moglie del produttore Jack Warner, gli aprirà le porte degli Studios. 

Balmain progetta abiti indimenticabili per i film di Grace Kelly, Vivien Leigh, Katharine Hepburn. Suoi anche i costumi di Sophia Loren per il film «La miliardaria», nel 1960. Veste Marlene Dietrich, Joséphine Baker, Ingrid Bergman, Mae West, e anche la cantante Dalida. Brigitte Bardot, che non ha uno stilista in esclusiva, fa furore con un abito in velluto sotto un cappotto coordinato: Balmain li ha immaginati proprio per lei. Indimenticabili anche i suoi profumi: al primo, che lancia nel 1947, dà il nome dal numero di telefono del suo laboratorio, Elysées 64-83. Alla prima sfilata di Balmain, la scrittrice Alice Toklas, compagna di Gertrude Stein, rimane sbalordita. «All’improvviso si è rivelata sotto i nostri occhi la vera essenza della moda: la valorizzazione della forma, del fascino e della bellezza femminile». Da Saint-Jean, città dove ogni anno passa il Tour de France, Pierre Balmain è partito per andare alla conquista del mondo.

Tappa 11: Albertville-Col du Granon Serre Chevalier, km 151,7.