TOUR DE FRANCE / Bettiol: «La fuga solitaria è partita per caso, ma quando mi sono fermato per la protesta le gambe non giravano più. Ci riproverò»

Bettiol
Alberto Bettiol in una foto d'archivio
Tempo di lettura: 2 minuti

Alberto Bettiol è stato premiato come il corridore più combattivo della decima tappa del Tour de France. A quaranta chilometri dall’arrivo il toscano della EF Education-EasyPost ha deciso di salutare gli altri fuggitivi dando inizio ad un’azione davvero temeraria. «È stato un attacco casuale. In fuga eravamo un gruppo numeroso e quando si è in tanti gli accordi non sono mai magnifici. Mi sono trovato davanti allungando e voltandomi dietro ho visto che c’era un buco. Così ho pensato subito a lanciare una fuga nella fuga, come si suol dire in questi casi» ha riferito Bettiol ai microfoni Rai prima di salire sul palco delle premiazioni.

Tour de France: Bettiol racconta il suo attacco solitario

C’erano poche probabilità che l’azione solitaria andasse a buon fine: «Purtroppo nessuno mi è venuto dietro e così quando il vantaggio diminuiva ho pensato di giocare di squadra, visto che dietro c’era Magnus Cort Nielsen e poteva sfruttare il mio lavoro». Ma prima che il cronometro decretasse la fine dell’attacco, sono intervenuti anche fattori esterni, come la protesta a centro strada degli attivisti di Dernier Rénovation che ha bloccato la tappa. «Siamo stati dieci-quindici minuti fermi e quando sono ripartito ho avuto brutte sensazioni, le gambe mi si sono un po’ bloccate. Ho cercato di arrivare ai piedi dell’ultima salita con più vantaggio possibile, sperando anche che qualcuno arrivasse da dietro. E quando mi hanno ripreso sono ripartito, giocando il tutto per tutto. Ma poi purtroppo Georg Zimmermann che mi ha inseguito non collaborava».

Alla fine in casa EF la giornata si è chiusa comunque con il sorriso vista la vittoria di Cort Nielsen allo sprint sul traguardo di Mègeve. «Sono contento della vittoria di Magnus, il quale mi ha riferito che senza di me non avrebbe mai vinto perché ha rischiato spesso di staccarsi definitivamente. Questa volta è toccato a lui, speriamo che presto tocchi anche a me» afferma Bettiol con un sorriso. «Mi fa piacere ricevere il premio di corridore più combattivo della giornata. Sto bene, ieri mi sono riposato bene e nei prossimi giorni spero di avere più fortuna e amici che avranno voglia di attaccare con me» conclude il re del Giro delle Fiandre 2019.