Le vittorie logorano chi non le fa? Se per Tadej Pogacar e i suoi tantissimi tifosi esistono diversi motivi per sorridere dopo le prime nove tappe del Tour de France, Bradley Wiggins affonda il colpo sullo sloveno e lo mette in allerta per il futuro. L’inviato di Eurosport e commentatore tecnico con una vista privilegiata dalla moto al seguito della Grande Boucle, Sir Bradley Wiggins pensa che nel ciclismo di oggi non si facciano più regali agli avversari e manchino i gentiluomini. Ma è davvero così nel caso di “Pogi”? Si può considerare il “Cannibale” della nostra Era? Il dibattito è aperto su quibicisport.
Tour de France, Bradley Wiggins senza mezzi termini su Tadej Pogacar: «Se continua così, le persone lo vorranno vedere perdere»
Intercettato da VeloNews al termine della nona tappa del Tour de France, il vincitore di ben cinque ori alle Olimpiadi e della Grande Boucle del 2012 si è espresso in questi toni e senza mezzi termini: «Non ci sono più regali nel ciclismo – ha dichiarato l’ex corridore del Team Sky, nato a Gent in Belgio – C’è stata un’era, un tempo in cui, per un accordo tra gentiluomini, la Maglia Gialla non sprintava per vincere la tappa. Quasi per non essere troppo avidi, ma il ciclismo ora è davvero cambiato e non ci si accontenta più».
Sir Bradley ha concluso con queste parole: «Se continua così, anno dopo anno, le persone vorranno vederlo battuto – ha proseguito il britannico riferendosi a Pogacar – Ci sarà un’antipatia per lui. Quindi questa è la mia unica preoccupazione per lui. È una cosa naturale che accade alle persone che dominano, che prendono fino all’ultima briciola di successo».