Moser critica il Tour («Troppo pavé») e striglia Ganna: «Fai l’Ora in altura e non quest’anno» (VIDEO)

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Quando parla Francesco Moser, gli spunti di riflessione e le tematiche per confrontarsi sul mondo del ciclismo non mancano mai. Lo “Sceriffo” di Palù di Giovo, da queste prime sei tappe del Tour de France ha tirato fuori delle questioni molto interessanti: è proprio necessario mettere tutto questo pavé nel tracciato delle tappe, con il rischio di falsare la corsa sin dalle battute iniziali? E poi il focus si sposta su Filippo Ganna: penalizzato dalla pioggia nella cronometro inaugurale in Danimarca, con un consiglio sincero per il Record dell’Ora. Parole d’ordine, nessuna fretta e alta quota. Cliccate play e ascoltate l’intervista di Moser sul canale YouTube di Bicisport.

Abbiamo intercettato Francesco Moser sul Passo di Maniva, settima tappa del Giro Donne, dove il campione trentino ha premiato la maglia rosa, Annemiek Van Vleuten. Ne abbiamo approfittato anche per parlare del Tour e degli italiani che stanno correndo la corsa francese, a cominciare dalla mancata maglia gialla di Ganna nel prologo di Copenaghen.

«Filippo è stato condizionato dal tempo – spiega Moser – e poi è un corridore pesante e nelle curve ha pagato molto. Per quanto riguarda il record dell’Ora, non conosco i suoi programmi ma io aspetterei un anno o due. Tra l’altro lui ha dichiarato di voler fare il record a livello del mare, ma io gli consiglierei invece di farlo in quota dove l’aria è più rarefatta».

E a proposito della tappa di Arenberg con il pavé, lo Sceriffo ha commentato: «Il pavé è sempre difficile e forse ne hanno fatto troppo. Tra l’altro c’era un gran polverone e non è giusto che i corridori oltre allo sforzo debbano mangiare tanta polvere. L’ultimo posto di Moscon? Quest’anno è “desaparecido”, non riesce a trovare la condizione, se pensiamo che nel 2021 avrebbe potuto vincere la Roubaix…».

Poi un commento sulla gestione di Bagioli e Cattaneo alla Quick Step: «Stanno andando bene speriamo che non li sfruttino troppo e che gli facciano fare la loro corsa, soprattutto Cattaneo potrebbe essere l’uomo della classifica».

Infine un giudizio su Damiano Caruso: «Il tour è ancora lungo basta una fuga per rientrare in classifica».