TOUR DE FRANCE / 1° deTOUR: nascere, sposarsi, fino al funerale. A Copenaghen puoi fare tutto in bici

Tour de France
Copenhagen, città di partenza del Tour de France 2022, è una delle città più bike-friendly d'Europa
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deTOUR, deviazione: è quel momento prezioso che interrompe il tempo di un viaggio, costringendoci a uscire dalla strada segnata sulle mappe (o sul Garibaldi). Quando fai una deviazione ti si apre un mondo di possibilità. Vi invitiamo a seguirci, a venire con noi ogni giorno, per tutte e 21 le tappe di questo Tour de France.

Elenco di cose che si possono fare in bicicletta a Copenaghen, in ordine sparso. 

1. Nella capitale danese, la città più ciclo-friendly del mondo con i suoi 386 chilometri di piste ciclabili e ponti, si può traslocare a bordo della bici: non stupitevi se vedrete qualcuno portare un mobile o un divano da una parte all’altra della città su una cargo-bike. Però ci sono giorni fissi: uno è il primo del mese, appunto oggi, l’altro è il 15. Basta organizzarsi.

2. Quella di oggi è la partenza più a nord della storia del Tour de France. Per l’occasione il comune di Copenaghen ha concesso a chi ne ha fatto richiesta di sposarsi sulle strade della Grande Boucle, ovviamente in bici. Se per i danesi il matrimonio in bici è una consuetudine (vedi foto), soltanto chi ha scelto la data di oggi potrà mettere il gruppo della Grande Boucle nell’album di nozze. Appuntamento nel pomeriggio al Fælledparken.

3. A Copenaghen può capitare di partorire in bicicletta, e dunque di nascere su due ruote. Come? Il fatto è che le ciclabili arrivano ovunque e sono più sicure e veloci delle altre strade (anche grazie ai ponti specializzati e ai semafori che danno precedenza alle bici), per cui in molti scelgono di portare la partoriente all’ospedale sulla cargo-bike. E qualche volta il neonato ha fretta. 

4. In bici si può fare anche l’ultimo viaggio: Sille Kongstad è una signora bionda che messo su un’impresa di pompe funebri più unica che rara. Porta il defunto sulla sua cargo in acciaio inossidabile e fornisce lapidi in ceramica che decora personalmente a mano. Il corteo funebre può seguire a piedi o, ovviamente, in bici.

5. Nella capitale ci sono più biciclette che cittadini: ne sono state censite 750mila, contro i 638mila abitanti. Con le auto il rapporto è di 5 a 1: vincono le bici, ovviamente. Ecco perché non è difficile vedere i bambini giocare in bici nel traffico. A cosa giocano? A imparare a sfrecciare sulle ciclabili appena avranno l’età per uscire da soli.

6. In bici si può sfruttare al massimo la pausa pranzo: basta aggregarsi a Cikelkokken, lo chef che ha messo su un ristorante sulla sua bici. Prima vi porta in giro per la città, poi si ferma nelle zone con vista (di solito sul mare), apre la cargo-bike, estrae l’area cottura e prepara specialità del luogo.

7. Siete a Copenaghen per poco tempo ma siete di quelli che vogliono vedere tutto? Facile, c’è Mike. In tre ore ti noleggia la bici e ti porta dappertutto, anche negli angoli più nascosti, quelli dove non vanno mai i turisti: si ride, si pedala, si impara, e non si vede l’ora di tornare. Costa 40 euro a testa per tre ore. Per prenotare scrivete a bikemikeone

Tappa 1: Copenaghen-Copenaghen, km 13.2, cronometro individuale