Le squadre stanno via via ufficializzando i propri roster per il Tour de France, ma ormai possiamo dire con certezza che saranno sedici gli italiani alla Grand Départ di Copenhagen. Ognuno con compiti diversi, alcuni avranno la possibilità di mettersi in mostra andando a caccia di una vittoria di tappa, altri saranno chiamati prettamente a un lavoro di gregariato. E poi c’è Damiano Caruso (Bahrain-Victorious), che può ambire anche a un piazzamento importante in classifica generale.
Occhi puntati su Filippo Ganna (Ineos) per la cronometro di apertura del Tour. Il piemontese proverà a vincere la prova contro il tempo per andare a realizzare un sogno, indossare la maglia gialla. Avrà spazio anche Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), che la maglia gialla l’ha già indossata nel 2019 e che quest’anno proverà a vincere una tappa di montagna.
Troviamo poi il duo Mattia Cattaneo e Andrea Bagioli della Quick-Step Alpha Vinyl. Il primo, come Ciccone, ha in mente un successo di tappa già sfiorato lo scorso anno, ma chissà che non possa provare a lottare anche per la generale. Per Bagioli sarà la prima esperienza al Tour e sarà fondamentale per i capitani del team.
Gianni Moscon, Fabio Felline, Simone Velasco, Samuele Battistella fanno parte dell’Astana Qazaqstan e dovranno dividersi tra un lavoro di gregariato per il capitano Lutsenko e ambizioni personali. Stessa sorte per Andrea Pasqualon in casa Intermarché.
Grande attesa attorno ad Alberto Bettiol, davvero sfortunato in questa prima parte di stagione e speranzoso di ritrovare la migliore condizione proprio al Tour de France. Alberto Dainese (Team Dsm) proverà a mettere le ruote davanti ai grandi velocisti del Tour, impresa difficile, ma mai dire mai…
Kristian Sbaragli (Alpecin-Fenix), Matteo Trentin (UAE Team Emirates) e Daniel Oss (TotalEnergies) saranno uomini fondamentali per Van der Poel, Pogacar e Sagan rispettivamente. Infine Luca Mozzato della B&B Hotels, uno dei capitani della Professional francese.
