L’Uci colpisce i corridori italiani e “perdona” i russi

Gazprom
La Gazprom-RusVelo all'UAE Tour 2022 (foto: LaPresse)
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L’associazione dei corridori ha intrapreso una giusta battaglia a tutela dei corridori non russi (ed in particolare quelli italiani) che a causa dell’esclusione deliberata dall’Uci della Gazprom sono rimasti disoccupati. E, ovviamente, non si parla solo dei corridori ma di tutto lo staff, tecnici, meccanici, massaggiatori, dirigenti, che pur non essendo russi sono rimasti senza lavoro.

E’ inaccettabile, sopra ogni altra cosa, che l’Uci non si sia sentita in dovere di rispondere alle sollecitazioni giunte dall’Associazione che aveva anche proposto soluzioni a tutela di quanti, senza colpe, si sono trovati senza stipendio. Stupisce anche che l’Uci abbia preso decisioni che finiscono per penalizzare gli italiani che correvano in una squadra russa, ma abbia invece lasciato in attività tutti i russi ed i bielorussi che corrono in altre squadre.

Le decisioni dell’Uci hanno finito così per colpire gente che nulla ha a che fare con le delibere del Cio, mentre lascia svolgere la propria attività ad atleti che il Cio vorrebbe non fossero ammessi alle gare. E Lappartient, presidente dell’Uci, non si sente in dovere di giustificare queste decisioni così contraddittorie.