GIRO D’ITALIA / Le pagelle: Dainese un missile! Gaviria, la vittoria sfugge ancora. Bocciato Ewan, Cavendish soffre l’assenza di Morkov

Dainese
Alberto Dainese sul podio dell'11ª tappa del Giro d'Italia 2022
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Uno sprint pazzesco. Ha superato tutti a doppia velocità, partendo dalle retrovie, e si è regalato una vittoria importantissima davanti ad alcuni tra i migliori velocisti del mondo. Applausi per Alberto Dainese che interrompe un digiuno fin troppo lungo di successi azzurri al Giro d’Italia. Ma ecco tutte le pagelle di questa 11ª tappa della corsa rosa.

Alberto Dainese: 10 – Che dire. Nessuno se lo aspettava e forse, proprio per questo motivo, è ancora più bello. Oggi Dainese ha dimostrato di valere velocisti di primissimo livello, andando a superare Gaviria, Demare, Cavendish e Ewan in uno sprint completamente pianeggiante. Non certo gli ultimi arrivati. Complimenti.

Fernando Gaviria: 8 – Chissà cosa avrà pensato il colombiano vedendo sfrecciare Dainese alla sua sinistra. Aveva fatto tutto alla perfezione, preparando con la squadra la volata e lanciandosi dalla migliore posizione possibile (a ruota di Demare). Purtroppo però, ancora una volta, la vittoria sfugge…

Simone Consonni: 8 – Abbiamo fatto i complimenti a Dainese, ma dobbiamo farli anche a Simone Consonni. Oggi il corridore della Cofidis ha chiuso terzo in uno sprint non adatto alle sue caratteristiche. In vista di tappe un po’ più impegnative, questo è un ottimo segnale!

Arnaud Demare: 6 – Oggi in casa Groupama-FDJ qualcosa non è andato come previsto. Lo sprint è stato lanciato troppo presto e il quarto posto non può che essere un risultato al di sotto delle aspettative. La sufficienza è comunque salvata per la maglia ciclamino difesa (anche grazie al ritiro di Girmay).

Caleb Ewan: 4,5 – In questo Giro d’Italia a Ewan sta girando tutto male. Oggi la volata non è andata come da previsioni: si è riseduto in sella quando mancavano ancora 75 metri dal traguardo. E pensare che tra poco si ritirerà…

Mark Cavendish: 5 – Le fatiche di oltre dieci giorni di corsa iniziano a sentirsi e senza Morkov a pilotarlo negli ultimi metri il lavoro si è fatto molto più difficile. Ci riproverà a Cuneo…