PRESTIGIO / Il progetto Bardiani funziona: al Piva c’è l’assolo di Marcellusi

Il podio del Trofeo Piva 2022. Sul gradino più alto sale Martin Marcellusi (foto: Bardiani - CSF - Faizanè & Sprint Cycling)
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Una giornata fredda e piovosa, talmente tanto complicata che la partenza è stata posticipata e il percorso accorciato. Alla fine, con una stoccata, al Trofeo Piva trionfa Martin Marcellusi, fiore all’occhiello del progetto giovani della Bardiani che conquista così la prima, importante, affermazione.

Ordine d’arrivo

Trofeo Piva: la corsa

La gara si è fatta complicata ancora prima della partenza, perché pioggia e anche un po’ di neve hanno investito i corridori nel momento del foglio firma, tanto da spingere organizzatori e giudici a seguire il protocollo UCI per condizioni estreme, quindi a togliere due giri del circuito del Combai e ridurre il chilometraggio complessivo a 143,8 km.

Pur infreddoliti, i corridori hanno approcciato “a tutta” i primi giri del circuito del Combai, con scatti e controscatti che non hanno sortito particolari effetti, se non una lenta, ma decisa, scrematura del gruppo. Al km 95, dopo una serie di allunghi sul Combai, sono riusciti ad avvantaggiarsi German Gomez (Colombia Tierra de Atletas), Fran Miholjevic (CT Friuli), Filippo D’Aiuto (General Store -Essegibi-F.lli Curia), Felix Engelhardt e Logan McLain (Tirol-KTM) e Davide De Pretto (Zalf Euromobil Desirée Fior).

Sul primo passaggio dal San Vigilio, però, il forcing di De Pretto ha ridotto il gruppo al comando, con i soli Engelhardt, D’Aiuto e Gomez a resistergli a ruota e il gruppo dietro, lontano una trentina di secondi, ridotto ormai a meno di 30 unità. Sull’ultimo passaggio sul Combai sono usciti all’inseguimento in 9, vale a dire Martin Marcellusi (Bardiani-CSF-Faizanè), Giovanni De Carlo (Carnovali Rime Sias), Davide PiganzoliFernando Tercero (Eolo-Kometa), Francesco Busatto, Samuele Carpene (General Store-Essegibi-F.lli Curia), Moritz Kretschy (Nazionale tedesca), Marco Frigo e Mason Hollyman (Israel Cycling Academy), che sono riusciti a rientrare sui 4 di testa proprio in vista dell’ultimo, decisivo, passaggio da San Vigilio.

Con il gruppo lontano ormai quasi un minuto, Frigo ha provato ad anticipare l’inizio del San Vigilio scattando nel tratto di pianura, ma Marcellusi gli si è incollato subito a ruota. I due hanno cominciato il muro finale con qualche secondo di vantaggio sugli immediati inseguitori, dimostrando però di essere quelli col colpo di pedale migliore anche in salita. Marcellusi ha fatto valere il suo notevole cambio di ritmo, staccando Frigo, mentre dietro Gomez e Hollyman provavano, senza successo, a rientrare sui due davanti.

Lanciato in picchiata verso Col San Martino, Marcellusi non è si è più voltato, arrivando a braccia alzate in Via Treviset. È festa per il laziale, è festa per la Bardiani-CSF-Faizanè!