Colbrelli, dal dramma alla speranza: defibrillatore impiantato e operazione riuscita. Ma potrà correre ancora? Gli aggiornamenti

Sonny Colbrelli qualche istante dopo il trionfo alla Parigi-Roubaix: il corridore della Bahrain-Victorious, ora dovrà capire se potrà tornare alle gare (foto: A.S.O./Pauline Ballet)
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Dodici giorni dopo il dramma del Giro di Catalogna, Sonny Colbrelli è stato sottoposto a valutazione clinica cardiovascolare dall’équipe medica coordinata dal Professor Domenico Corrado, Direttore dell’Unità di Cardiomiopatia Genetica e Cardiologia Sportiva dell’Azienda Ospedaliera/Università di Padova, centro di eccellenza per la diagnosi e la cura delle malattia aritmogene del muscolo cardiaco. L’operazione è riuscita, ma la domanda che adesso in molti si pongono è questa: il campione d’Europa potrà tornare alle competizioni? In Italia, come è accaduto anche per il precedente caso del calciatore danese Christian Eriksen, non si può fare sport con un defibrillatore sottocutaneo. Tutti gli ultimi aggiornamenti e le dichiarazioni degli specialisti che hanno svolto l’intervento del “Cobra” sono su quibicisport.

Sonny Colbrelli, operazione riuscita: impiantato un defibrillatore sottocutaneo. Ma in futuro potrà tornare a correre?

Questa la nota stampa emessa e divulgara dal team Bahrain Victorious: “Sulla base dei risultati della valutazione clinica, in accordo con il personale medico del team, giovedì Sonny Colbrelli è stato sottoposto con successo a un intervento di impianto di defibrillatore sottocutaneo (ICD).

Il professor Domenico Corrado ha dichiarato: “A Padova, l’atleta è stato sottoposto a un’ampia valutazione clinica, genetica e di imaging per identificare la causa dell’aritmia che ha portato all’arresto cardiaco e la terapia più appropriata. La decisione di impiantare un dispositivo salvavita è stata condivisa da Colbrelli che ha ricevuto un ICD sottocutaneo. Il dispositivo funziona per correggere il ritmo cardiaco se necessario in casi estremi”.

Sonny Colbrelli proseguirà la riabilitazione a casa per garantire privacy e tranquillità a lui e alla sua famiglia. Tutti al Team Bahrain Victorious incoraggiano tutti a rispettare la privacy del nostro atleta e gli augurano una pronta guarigione.