
La direttrice di RaiSport Alessandra De Stefano non perde occasione di ricordare la grande scuola del ciclismo nella quale si è formata come cronista e che l’ha proiettata, prima donna nella storia dell’azienda, a capo della redazione sportiva.
«Vengo dal ciclismo e quindi dalla strada. Lo rivendico – ha detto in un’intervista al Corriere della Sera – Correndo per anni dietro ai ciclisti ho imparato tantissimo, specie nei 200 metri tra traguardo e podio: è lo spazio in cui prendono corpo emozioni e delusioni. Il ciclismo è duro, spietato e a volte tragico. Grande scuola».
Gli appassionati di ciclismo ricorderanno infatti come fino a qualche anno fa Alessandra aspettasse i corridori subito dopo l’arrivo per strappare a caldo le prime parole. Questo buttarsi nella mischia è quello che lei adesso chiede ai suoi giornalisti.
«Fame di notizie e voglia di lavorare scomodamente, perché la comodità è una trappola per un cronista. Che siano corretti ma decisi, che non si facciano spaventare dall’aggressività dei poteri forti o uffici stampa: se sei preparato e lavori seriamente la tua autorevolezza ti porterà sempre ad essere un interlocutore privilegiato degli atleti».