Tirreno-Adriatico, le pagelle di Sgarbozza: «Ineos salvata da Ganna, deve cambiare rotta. Pogacar mai in crisi e Ciccone farà un grande Giro»

Pogacar, Vingegaard e Landa: i Big Three sul podio della Tirreno-Adriatico 2022 (foto: LaPresse)
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Una Tirreno-Adriatico ai confini della realtà. Uno “tsunami” di emozioni alla Corsa dei Due Mari con il totem Tadej Pogacar sempre più uomo-copertina – come sul numero di marzo di Bicisport – del grande ciclismo. Un oceano di distanza tra lui e gli altri, di un’altra categoria per distacco. L’unica squadra, potenzialmente in grado di contrastarlo, deve cambiare rotta: la Ineos-Grenadiers, salvata dall’immenso Filippo Ganna, torna a casa incerottata e giù dal podio con il quarto posto del redivivo Richie Porte. Ma la Bahrain-Victorious, con Landa e Caruso esce con note promettenti da questa settimana, come Giulio Ciccone che secondo Gigi Sgarbozza farà un super Giro d’Italia. Le pagelle della Tirreno-Adriatico 2022, con il commento tecnico dell’opinionista di RaiSport sono su quibicisport.

Pogacar: 10+

«Con quello che ha fatto vedere in queste prime gare dell’anno, direi che è un “Cannibale” come Eddy Merckx, anzi è proprio il nuovo Eddy Merckx e per gli altri sarà durissima. Ha già detto di aspettare la Milano-Sanremo, chiaramente lui non si può scoprire, ma sarà dura per gli altri. Non attraversa mai un momento di crisi durante la gara o la tappa, ha dato dimostrazione di essere fortissimo. Sarà difficile batterlo».

Vingegaard: 8

«Non ha fatto tanto, perché ha corso sempre di rimessa. Mi sarei aspettato che magari in uno degli attacchi di Tadej Pogacar nei finali di tappa, perlomeno rimanesse alla ruota dello sloveno, perdendo forse in volata dove lo sloveno è più veloce. Un po’ al di sotto della condizione del Tour de France dello scorso anno, ma ci può stare perché la Tirreno-Adriatico è stata una delle sue prime gare stagionali e quindi non è alla pari di Pogacar al momento».

Landa: 8.5

«Finalmente ha fatto vedere il grande corridore che è veramente. Quello di qualche anno fa quando ha fatto da gregario anche a Fabio Aru. Quest’anno alla Bahrain-Victorious ha lo spazio per fare classifica, insieme a Damiano Caruso e se farà il Giro d’Italia, sarà un potenziale favorito».

Porte: 8

«Il punto debole del tasmaniano resta sempre la discesa, un fatto psicologico ed è molto rigido. In condizioni diverse avrebbe avuto le chance di giocarsi il podio con Landa e Vingegaard, paga l’handicap della poca elasticità e abilità in discesa».

Hindley: 7

«Una vera sorpresa rivederlo così con la nuova squadra della Bora-hansgrohe, assolutamente un bel segnale».

Caruso: 8

«Molto bene ieri sul Carpegna, si è fatto vedere pimpante e ha ampi margini di miglioramento. Potrebbe essere il capitano del Tour de France della Bahrain-Victorious, qualora non dovesse fare il Giro d’Italia. Sempre in coabitazione con Mikel Landa».

Ciccone: 7

«Un voto di speranza per l’abruzzese che ha fatto vedere qualcosa. Sono sicuro che Giulio (Ciccone, ndr) il meglio di se lo darà al Giro d’Italia, perché se dovesse fallire alla Corsa Rosa non avrà più speranze. Sono anni che ci sta facendo aspettare e la Trek-Segafredo ora crede tantissimo in lui, non può assolutamente fallire».

Pozzovivo: 8

«Poteva fare molto meglio anche lui. Nella tappa-clou del Carpegna si è staccato in discesa, ma è chiaro che la discesa era pericolosissima, stretta e con la neve a bordo strada. Domenico (Pozzovivo, ndr) l’ha un po’ sofferta. A oggi è da primi dieci del Giro d’Italia».

Evenepoel: 8

«Deve migliorare anche lui, ma ha una grossa carriera davanti. Non è ancora disinvolto in discesa e ha il futuro davanti a se per lavorarci sopra. Entro un paio d’anni vincerà una grande corsa a tappe».

Geoghegan Hart: 4

«Gli oltre undici minuti accusati ieri sono stati veramente troppi. Non vorrei che nella Ineos-Grenadiers (voto 6) ci sia un certo appagamento per i grandi risultati ottenuti. La squadra deve cambiare rotta, altrimenti la stagione sarà complicata, non sono al top».

Ganna: 9

«Doveva vincere la cronometro è l’ha vinta come da pronostico, questo gli ha permesso di non spendere tante energie che si ritroverà per la Milano-Sanremo».

Tirreno-Adriatico: 9

«La corsa mi è piaciuta molto. Sono andati sempre forte, ogni giorno, non è mai arrivata una fuga. Una corsa spettacolosa, non c’è mai stato un attimo di pausa e ci siamo divertiti tantissimo».