La Tirreno di Evenepoel, un talento ancora acerbo ma che ci farà divertire

Evenepoel
Remco Evenepoel in azione alla Tirreno-Adriatico 2022 (foto: LaPresse)
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Quando Remco Evenepoel è al via di una corsa, tutti gli occhi sono inevitabilmente puntati su di lui. Anche se il ciclismo moderno ci ha abituato ai baby-fenomeni, non capita spesso di avere un talento come lui in gruppo. Un ragazzo di 22 anni, che ha sulle spalle già un bruttissimo infortunio, ma anche capace di regalare spettacolo in ogni occasione.

La Tirreno-Adriatico del belga non è andata come ci si poteva immaginare. Sulla carta era lui l’anti-Pogacar, il corridore che avrebbe dovuto mettere i bastoni fra le ruote a un vero e proprio fuoriclasse del pedale. Dopo aver iniziato splendidamente con la cronometro di Camaiore (2° alle spalle del solo Ganna), Evenepoel è andato leggermente in calando giorno dopo giorno, fino a rimbalzare totalmente sulle durissime rampe del Carpegna.

Con la Corsa dei due Mari che si conclude oggi a San Benedetto del Tronto, il bilancio di Remco è negativo. La classifica generale lo ha visto chiudere all’undicesimo posto, con un ritardo di 4 minuti e 20 secondi da Pogacar. È vero che siamo solo ai primi appuntamenti stagionali, ma era lecito da lui aspettarsi qualcosa in più.

Niente di tragico. Evenepoel ha solo 22 anni e dagli errori e dalle batoste si impara molto più che dalle vittorie. L’aspetto positivo della sua Tirreno è certamente uno: Remco non ha paura di attaccare e sbagliare. È stato l’unico a provare a mettere in difficoltà Pogacar nella tappa dei muri. Ha allungato senza paura e senza guardarsi alle spalle, scremando il gruppo e mettendo in fila tutti gli avversari. Lo sloveno era lì sulle sue ruote, segno anche di quanto lo tema. Certo, poi ha sbagliato strada, tirando dritto quando avrebbe dovuto girare. Ma quella è un’altra storia.

Tadej Pogacar e Remco Evenepoel alla partenza della sesta tappa della Tirreno-Adriatico

Ciò che ci ha insegnato la corsa è piuttosto chiaro. Evenepoel è un talento che deve ancora essere sgrezzato. Un corridore importante e che ci farà divertire, ma che oggi possiede alcuni limiti, ciclisticamente e caratterialmente parlando. Deve imparare a gestire meglio la pressione e il rapporto con i media, così come ha suggerito Fausto Masnada sulle pagine di Bicisport di marzo, ma anche a vedere meglio la corsa e a conoscersi meglio.

Le salite con pendenze impegnative sono uno scoglio importante. Quasi tutte le volte che si sono presentate ascese lunghe e dure, Evenepoel è saltato: non può essere un caso. Ci sarà da lavorare, ma tra le mani di Davide Bramati siamo sicuri che Evenepoel in futuro sarà il vero rivale di Pogacar…