Coppa San Geo, ci siamo! Il punto con l’organizzatore Pozzani tra ricordi passati e speranze future

Coppa San Geo
Luigi Borno, Gianni Pozzani della Coppa San Geo, Renato Di Rocco
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La stagione degli Under 23 sta per ricominciare con due corse che da sempre vengono considerate due piccoli mondiali. Da una parte troviamo la Firenze-Empoli, corsa sacra per gli appassionati di ciclismo toscani, dall’altra la Coppa San Geo. Proprio su questa seconda gara che si svolgerà tra le strade di Brescia vogliamo concentrarci con Gianni Pozzani, il suo organizzatore.

La storia della San Geo è lunga e antica. Nata nel 1925, la corsa non si è mai interrotta, neppure nei difficili anni della guerra, e ha visto passare alcuni importanti ciclisti della nostra storia. Scorrendo l’albo d’oro infatti possiamo trovare i nomi di Vittorio Adorni, Franco Cribiori, Giovanni Fidanza. Mentre più recentemente l’hanno vinta atleti come Davide Cimolai e Davide Ballerini, ora alla QuickStep.

«Fin dai suoi albori la Coppa San Geo è stata un indicatore importante per i talenti del futuro – racconta Pozzani – Quando nel 1961 un giovanissimo Adorni sfrecciò sulle nostre strade, nessuno poteva immaginare che pochi anni dopo sarebbe andato a vincere il Giro d’Italia e il Campionato del mondo. Eppure è andata così. Quasi tutti quelli che l’hanno conquistata negli ultimi anni sono adesso professionisti: Zanoncello, Tagliani, Ballerini…»

Il percorso rispetto alle ultime edizioni è stato leggermente modificato nella parte finale. Il comune di Salò ha infatti bloccato il passaggio per dei lavori sulla strada e così l’organizzazione ha scelto di indurire ulteriormente il tracciato anche senza il passaggio sulla salita delle Zette.

«Invece di fare i classici tre giri del circuito conclusivo, ne faremo sei. Cosa cambia? Beh, lo strappo di 900 metri con media del 10% e punte massime del 15% si farà sentire sulle gambe. Con il doppio delle tornate si raddoppia anche la fatica, quindi corridori veloci alla Persico (che ha vinto lo scorso anno ndr.) potrebbero soffrire».

La Coppa San Geo, che festeggerà quest’anno la 98ª edizione, si concluderà dunque per la prima volta dal lontano 2006 in riva al lago di Garda. Si partirà come di consueto da Ponte San Marco, poi si passerà da Calcinato con due giri del circuito da 6,4 chilometri prima di dirigersi verso il lago. Ecco dunque la salita di Bassina in val Canale e la discesa in direzione di Polpenazze e Manerba. Solo a quel punto comincerà il secondo circuito da ripetere sei volte di 8,6 chilometri.

«La selezione avverrà in maniera naturale, anche perché 153 chilometri per questi ragazzi non sono affatto uno scherzo. Comunque le squadre al via sono tante e di qualità: ben 34, alcune con cinque altre con sei atleti al via. Abbiamo voluto strizzare l’occhio alle italiane, che stanno vivendo un momento non facile, accettando le loro richieste di partecipazione».

I favoriti sono senza dubbio loro, gli uomini della Colpack che schiereranno al via Persico, Petrucci, Meris, Gomez, Umbri e Balestra, tutti potenziali vincitori. Ma attenzione anche a Thomas Pesenti della Beltrami, Martin Svrcek della Biesse, Riccardo Lucca e Samuele Zambelli della WorkService. E ancora Verza, Rocchetta e Zurlo della Zalf, Epis della Carnovali e molti altri…